Diamo alla Ferrari ciò che le spetta
da Manuel Pieri, il
Il week-end malese è stata una continua sofferenza per la Ferrari. Alla fine tecnici e piloti si sono detti soddisfatti del quinto e sesto posto. Qualcuno, però, crede che ci sia ben poco da essere contenti e che a Maranello devono ringraziare soprattutto le disgrazie altrui.
Effettivamente diversi clienti scomodi se ne sono andati dalla scena prematuramente a causa di guasti meccanici. Escludendo Raikkonen che non ha colpe, il primo a salutare la compagnia è stato Rosberg. L’ultimo Heidfeld. Nel mezzo Webber.
I due della Rossa si sono ritrovati, perciò, in quinta e sesta posizione. Un’inezia a livello assoluto ma, date le premesse, un risultato più che accettabile.
Un risultato del quale vanno attribuiti i meriti solo alla lungimiranza del box Ferrari. A Maranello, infatti, hanno capito che era più vantaggioso andare sul sicuro, rinunciando a vincere ma assicurandosi dei punti buoni per il campionato.
Altri, invece, hanno preferito rischiare. E il fatto che si siano dovuti accomodare sul prato con il motore in fumo non è sfortuna ma solo la conseguenza di quella scelta.
A questo punto si potrà discutere se era meglio prendere pochi punti sicuri o tanti ad alto rischio. Ognuno è libero di dire la sua. Ma sarebbe inesatto pensare che la Ferrari abbia ottenuto quei risultati solo grazie alle altrui sfortune.