F1 2012, Hamilton: “Ho battuto i migliori e lascio al vertice”
da Derapate, il

AP/LaPresse
E’ tutta da interpretare la dichiarazione di Lewis Hamilton dopo la vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin. La premessa per interrogarsi sul significato delle sue parole è d’obbligo: Hamilton è tra i grandissimi della Formula 1 attuale, non soffre certo complessi d’inferiorità nei confronti di Alonso o Vettel. Eppure, sembra quasi cercare una legittimazione alla sua bravura l’inglese, così arriva a dire: «Credo d’aver impresso il mio marchio nello sport e dimostrato che ho lo status degli altri».
Non serviva certo l’eccezionale prova di Austin per aver consapevolezza di tutto ciò. Senza la miriade di sfortune tecniche ed errori che ne hanno costellato la stagione in McLaren, Hamilton sarebbe stato a pieno titolo tra i challengers di Vettel per il mondiale.
Ma c’è un altro punto di vista per interpretare le parole dell’inglese, una lettura alternativa. Sembra quasi voler lasciare un ricordo ben chiaro in queste ultime due gare, prima di lanciarsi nell’avventura Mercedes, piena di incognite. In occasione della firma con la casa di Stoccarda, lanciammo sul tavolo una considerazione: Hamilton rischia di fare la fine di Jacques Villeneuve. Tanto talento, ma scelte sbagliate che ben presto lo portarono nel dimenticatoio.
Infine, la conclusione che porta implicitamente a confermare una sensazione: ricordatevi di me come un grande campione, si potrebbe sintetizzare. Guardando al futuro, Hamilton ha commentato: «A prescindere da cosa accadrà, sto lasciando su alti livelli».
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