La FIA ha dichiarato che sarebbe pronto un piano per riaprire il campionato di Formula 2 come serie cadetta della Formula 1. La notizia ha fatto un gran botto. E i motivi sono tutt’altro che tecnici o sportivi…
Si scrive “Formula 2, il ritorno!”, si legge “Formula 2, la vendetta!”.
Comunque la si prenda, il riferimento a qualcosa di cinematografico è evidente. Cinematografico come il filmato che ha incastrato Max Mosley e che ha di fatto aperto la guerra con Bernie Ecclestone.
Bernie Ecclestone, infatti, ha già in mano la GP2, serie cadetta della F1 per eccellenza.
Per andare evidentemente a rompere le uova nel paniere del boss della FOM (società che gestisce i diritti d’immagine della F1 e che sempre più mette il becco anche nelle questioni sportive), quindi, Mosley ha pensato bene di riportare in vita la F2 e fare una concorrenza spietata all’ex-compagno di merende, mostrando i muscoli e dimostrando quanta forza possa avere ancora il marchio FIA apposto sopra ad una competizione motoristica.
Nel tentativo della Federazione, la vecchia/nuova categoria vedrà la luce già dal prossimo anno e verrà considerata come piattaforma a basso costo per il lancio di nuovi talenti. L’obiettivo è quello di arrivare a soli 200.000 Euro a vettura come investimento per partecipare al campionato.
Secondo molti addetti ai lavori, però, il progetto sarebbe semplicemente irrealizzabile in quanto i costi stimati basterebbero a malapena a far girare la monoposto in pista. In GP2, tanto per rendere l’idea, il budget necessario è di 1,5 milioni di Euro.
L’originale F2 è esistita dal 1967 al 1984 per poi cambiare nome in Formula 3000 e venire superata dal 2005 con la GP2.
La più grande curiosità legata a questa categoria, nata per lanciare i campioni del futuro, è che in tutti i suoi anni di vita, nessun suo vincitore è mai stato in grado di conquistare il titolo anche in Formula 1.
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