GP Canada: il circuito di Montreal
da Manuel Pieri, il
Il tracciato di Montreal – nel quale si corre dal 1978 – è uno dei più atipici e pericolosi della Formula 1. Avendo tutt’intorno l’acqua, infatti, è praticamente impossibile aumentare le vie di fuga e i piloti sono costretti a correre sempre molto vicini ai guard-rail, talvolta a velocità superiori ai 300km/h.
Intitolato a Gilles Villeneuve, è costruito sull’isola artificiale di Notre-Dame ed è composto da una parte permanente e da un’altra ottenuta da strade urbane.
La sua principale caratteristica è quella di alternare lunghe e brusche accelerate a violenti frenate, intervallate talvolta da curve molto veloci.
Insomma, il più classico esempio di pista “stop & go”.
E’ molto amato dai piloti, nonostante – come anticipato – abbia più punti pericolosi e sia stato teatro di brutti incidenti.
Il più grave costo la frattura della gamba a Panis, ma molti altri si sono schiantati in vari punti della pista. Come dimenticare le ammucchiate di macchine subito dopo la partenza con tanto di (tamponamenti e cappottamenti) o gli schianti sul celebre muro “benvenuti in Quebec” che immette nel rettilineo principale?
Date le brusche frenate, qui si sorpassa. Si può fare alla prima staccata dopo il traguardo, a patto di riuscire a prendere la scia di chi precede. Si può fare al tornante prima dell’ultimo rettilineo, facendo attenzione a non arrivare lunghi nella più brusca e impegnativa frenata del tracciato e si può fare nella frenata della chicance che immette sul traguardo. A patto – ripeto – di non schiantarsi sul muro!
Dati tecnici
Lung.: 4.361 km
Giri Tot: 70
Km Tot: 305.270
Vista dal satellite