Jenson Button: io e Lewis non siamo nemici
Solo amicizia e una sana rivalità, ma anche tanto gioco di squadra in casa McLaren
da Nina, il

Nel gran premio di Gran Bretagna, al via domenica sul circuito di Silverstone, la McLaren, attualmente leader sia nei costruttori che nella classifica piloti con Hamilton e Button davanti alle Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, sarà impegnata in una lotta duplice: se da un lato la squadra dovrà guardarsi le spalle dai rivali austriaci e cercare di mantenere la leadership, la sfida sarà anche interna al team di Woking e tutta all’inglese. E nonostante i recenti commenti da parte di un ex campione del mondo, in casa McLaren la sana competizione tra i due piloti britannici sembra non comprometterne il solido rapporto di stima e appoggio reciproco.MCLAREN F1. Ora che la lotta per il mondiale si fa sempre più serrata e che i nomi dei pretendenti al titolo si contano sulle dita di una mano, anche il clima all’interno dei team comincia a farsi più tirato. Già in casa Red Bull, con l’incidente tra Vettel e Webber nel gran premio di Turchia, l’accesa rivalità tra i due piloti del team del beverone era stata al centro di discussioni e tifosi e addetti ai lavori si erano sbizzarriti, accusando la coppia di mancanza di sportività e gioco di squadra e consigliando al giovane tedesco e al pilota australiano di prendere da esempio i colleghi della McLaren. Nonostante i box del team britannico siano gli unici ad ospitare due ex campioni del mondo, alla McLaren non si è verificato il classico caso di impossibilità di convivenza di due galli nel pollaio, anzi, Button e Hamilton se non vinceranno il mondiale si porteranno a casa il titolo di coppia più bella del Circus. Forse non c’è ancora stata occasione e forse la vera lotta deve ancora entrare nel vivo, ma i due iridati sembrano davvero andare d’amore e d’accordo e lo stesso Button, ultimo arrivato a Woking, non ha mai nascosto di trovarsi decisamente bene con il suo nuovo team e il suo nuovo compagno di squadra.
DAMON HILL. Proprio per questo, alle recenti insinuazioni da parte dell’ex campione del mondo Damon Hill, i due giovani piloti hanno prontamente fatto spallucce. Secondo l’iridato 1996, la lotta tra Hamilton e Button diventerà presto molto serrata e decisamente poco amichevole. “Tra i due britannici avremo una battaglia dura e appassionante”, ha dichiarato Hill. “Al momento le acque sono placide, ma si preparano per la tempesta: questo potrebbe rappresentare l’inizio del resto della stagione”. Hill, parlando del diverso approccio alla guida dei due piloti della McLaren, ha quindi paragonato ironicamente Button e Hamilton alla tartaruga e alla lepre: “Guidano in modo totalmente diverso: mi ricordano Senna e Prost… ”.
JENSON BUTTON. Ma il campione del mondo in carica non si è lasciato scomporre dai commenti di Hill e nel corso di una conferenza stampa organizzata dallo sponsor Santander, Button ha così replicato: “Queste sono le sue parole, non le mie. L’anno scorso ho vinto il mondiale perché ero veloce e ho vinto sei gare perché non ho mai smesso di combattere: questa è la chiave del successo”. E a conferma della perfetta sintonia tra i due britannici della McLaren, anche Lewis Hamilton non si è scomposto di fronte alle osservazioni di Hill. “È sempre interessante sentire come la pensano gli ex campioni del mondo riguardo ai piloti di oggi e vedere se quello che dicono è vero o falso, e specialmente se sanno di cosa stanno parlando o meno: penso che lo scopriremo più avanti nel corso degli anni”. Button ha comunque insistito sul fatto che sia lui che Hamilton hanno bisogno di continuare a lavorare insieme in armonia per poter stare davanti ai propri rivali. “Si possono avere amici in Formula1, e noi lo siamo con molti dei nostri rivali: è chiaro che a fine stagione vuoi essere il migliore, non solo all’interno della tua squadra, ma anche in griglia. Io e Lewis siamo entrambi competitivi e vogliamo vincere, ma prima di tutto dobbiamo lavorare bene insieme per migliorare la macchina e penso che quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro spronandoci a vicenda sia in pista che durante lo sviluppo e il set-up della monoposto. Per me il nostro rapporto è ottimo e sono sicuro che continuerà a esserlo”.