Anche il team ufficiale della Honda interviene sulla possibilità delll’introduzione di una regola che concerne il peso minimo tra moto e pilota in MotoGP. Nei giorni scorsi, Dani Pedrosa aveva parlato della probabile nuova norma sottolineandone i vantaggi in accellerazione, ma anche gli svantaggi nelle staccate: “è incredibile, naturalmente in rettilineo ho un vantaggio con l’accelerazione. Ma l’altro lato che la gente dimentica è nelle curve ho un grip minore e non riesco a frenare allo stesso modo degli altri a causa del mio minor peso. Ho le braccia e le gambe più corte di loro e non posso distribuire il mio peso, come fanno i piloti più grandi”.
Il primo pilota ad opporsi alla regola del limite di peso tra pilota e moto è stato Pedrosa, che si è sentito direttamente coinvolto per via delle sue minute caratterstiche fisiche, rispondendo alle polemiche sollevati da piloti come Valentino Rossi e Marco Simoncelli.
D’accordo con il piccolo centauro spagnolo della HRC, si era espresso anche il team mate Casey Stoner, ma adesso è proprio la voce della Honda, tramite le parole del Team Manager, Livio Suppo ad irrompere sulla scena: “Pedrosa ha qualche vantaggio, ma certo ha anche qualche svantaggio a causa del suo peso. Non si corre con i cavalli dove si deve essere più leggeri possibile, in MotoGP non è di facile lettura capire se si ha un vantaggio in accelerazione o di consumo, perché c’è anche l’influenza dello stile di guida. I piloti più grandi hanno un vantaggio in frenata e nei cambi di direzione, quindi è impossibile effettuare una misurazione. E’ l’unico pilota della sua corporatura ad andare così forte e questo dimostra che conta il talento. Honda direbbe di no ad un’eventuale proposta formale”.