Motor Show 2008 – La Ferrari a Bioetanolo
Ferrari a Bioetanolo
da Chari, il
C’è veramente poco da scandalizzarsi quando si parla di Ferrari e di quella che viene impropriamente detta “mobilità ecosostenibile”.
Perchè un ambizioso e determinato club ferrarista è pronto a dimostrare che una Ferrari rossa fiammante può essere alimentata a bioetanolo grazie a… canne da zucchero.
Non è la prim volta che si parla di bioetanolo, come non è la prima volta che si parla di Ferrari.
Di certo, l’ accoppiata dei due concetti è alquanto insolita.
Ma non impossibile, come il Motor Show 2008 ha ampiamente dimostrato.
Direttamente a Bologna, abbiamo toccato con mano la Ferrari a Bioetanolo, reduce trionfante dal Green Rally dei Colli Euganei che l’ha vista protagonista e prima tra le italiane.
Il bioetanolo è ottenuto dalle coltivazioni della barbabietola da zucchero e, come molti erroneamente credono, non è addizionato di nessuna parte del combustibile derivato dal petrolio e comunemente utilizzato, ma solo di… alcool.
La Ferrari a Bioetanolo non è solo un progetto di ricerca, ma una vettura reale e funzionante che consente di abbattere le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla combustione del petrolio.
Strano a dirsi, eppur bero, la deliziosa Ferrari 355 Berlinetta ha circa 12 anni di vita e un ruggito che è quello del primo giorno.
Di diverso c’è solamente l’ alimentazione pulita e il mondo delle competizioni dedicate a nuove forme di energia in un panorama racing che si sta aprendo sempre di più al mondo delle competizioni “verdi”: il 2008 è stato, infatti, il primo anno in cui la 500 miglia di Indianapolis è stata disputata integralmente da fuoriserie con alimentazione a bioetanolo.
“I biocarburanti derivano dalle coltivazioni agricole e in particolare il bioetanolo - dice Coldiretti – che viene prodotto tramite processi di fermentazione e distillazione di materiali zuccherini, amidacei o sottoprodotti come cereali, barbabietola da zucchero e prodotti della distillazione del vino, mentre il biodiesel deriva dall’esterificazione degli oli vegetali ottenuti da colture come colza e girasole. “