Prost avverte la F1: è tutto da rivedere
Non bastano singole modifiche, va cambiato il sistema
da Derapate, il

E’ uno sguardo distaccato, quello che Alain Prost ha sulla Formula 1. Forse proprio per questo potrebbe avere una visione più aperta e libera, lui che è impegnato nella gestione di un team in Formula E. L’oggetto delle dichiarazioni, nemmeno a dirlo, sono è cambiamenti che è necessario apportare perché lo sport guadagni interesse, drammaticamente basso nell’ultimo appuntamento in Spagna. Serve una rivoluzione: «Vogliono sempre cambiare una cosa», commenta a Motorsport.com.
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Ecco, secondo Prost quella cosa non è sufficiente e si deve guardare a interventi di sistema: «Ma se quella cosa non funziona esattamente come dovrebbe, forse è l’intero concetto che andrebbe modificato. Ci sono tante piccole cose, i problemi dei budget e le regole tecniche, tutto. Deve trattarsi di un’operazione del tipo: “dove vorresti essere tra 10 anni?”». Solo con interventi complessivi, secondo il Professore – che in Formula 1 c’è stato anche in veste di costruttore, oltre ad aver vinto quattro titoli iridati – si può dare slancio.
Da più parti si sottolinea come non sia più uno sport estremo, dove la velocità è l’elemento chiave che deve mettere a dura prova i piloti. Tutt’altre prospettive ha, invece, la Formula E, elettrica e rivolta al futuro, alla mobilità che forse sarà realtà diffusa nella mobilità di massa tra qualche lustro o decennio. «E’ diverso in Formula E, perché stiamo costruendo qualcosa, mentre la F1 è stabilizzata e quando qualcosa è molto stabile, nessuno vuole cambiarla: ecco qual è il problema. Noi abbiamo incontri su incontri e tutti provano a dare dei contributi e c’è molta libertà».
Particolarmente caro al francese sembra essere il tema dei costi: «Siamo molto preoccupati da quello che stanno facendo in Formula 1 e quello che hanno fatto. Nell’ultimo incontro che abbiamo avuto insieme in Formula E ho detto che dobbiamo difendere prima di tutto l’interesse generale e a volte in Formula 1 dovrebbero pensarci».