Il Mondiale non finisce fino all’ultima gara, e proprio perché il Campione del Mondo è già stato scelto Gara-2 della Superbike si preannuncia ancora più bella, visto che verrà corsa a cuor leggero. Questo discorso vale per tutti tranne che per due persone, Eugene Laverty e Tom Sykes. Il primo perché deve dimostrare che può battere il Campione anche adesso che Sykes non deve più pensare ai punti, il secondo per lo stesso motivo ma inverso. Ma è proprio Laverty a spuntarla, con un buon distacco sul pilota Kawasaki. Titolo Costruttori ad Aprilia, la cronaca completa qui sotto
Jerez – FIM Superbike World Championship – Race 2
1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36’05.989
2. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 36’08.700
3. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36’11.699
4. Toni Elias (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 36’21.498
5. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36’27.819
6. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36’32.547
7. Lorenzo Lanzi (Mesaroli Transports A.S.) Ducati 1098R 36’36.829
8. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36’39.045
9. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36’42.288
10. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 36’46.856
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale 36’50.297
12. Broc Parkes (Monster Energy Yamaha – Yart) Yamaha YZF R1 36’58.472
13. Sylvain Barrier (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 36’59.663
14. Michel Fabrizio (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 37’26.305
15. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36’37.139
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 7’04.803
RT. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 3’37.385
RT. Xavi Fores (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR
NS. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR
Bandiera a scacchi! Laverty in piedi sulle pedane segna l’ennesima doppietta della carriera e lascia il titolo costruttori ad Aprilia, che visto che lo lascia a piedi non lo merita cosi tanto. Secondo Tom Sykes, con un distacco non leggerissimo, mentre Guintoli finisce a podio con quasi sei secondi di differenza dal compagno di squadra. La classifica finale qui sopra.
Al quindicesimo giro Sykes e Laverty sono completamente attaccati, ma Laverty ha difficoltà a mettersi dietro Sykes. Intanto Giugliano sembra avere problemi con la moto, con percorrenze di curve non solite a quelle di cui ci ha abituato durante il weekend. Viene quindi sorpassato da Lanzi, che si mette in settima posizione proprio nel momento in cui Laverty mi smentisce e buca Sykes a centro curva.
Al decimo giro nelle prime due posizioni la bagarre è incandescente. Riesce a rimanere davanti Sykes, ma la Verdona è sempre a bandiera e di traverso. Laverty è più pulito ma quello che guadagna a centro curva lo perde in uscita. Guintoli fa la sua solita gara grigia, tenendosi la terza posizione, mentre Elias e Davies riescono a fare il vuoto e staccare Camier e Giugliano, che fanno grande bagarre.
Al quinto giro Laverty è riuscito da brava formichina a ricucire il distacco che aveva creato Sykes, e lo stesso sta facendo Guintoli, anche se il suo lavoro è più lungo. Sulla quarta piazza troviamo Toni Elias, che ha appena scavalcato Davide Giugliano, reo di qualche errore di troppo ma senza demordere. Ritirato Ayrton Badovini, restano la 1199 di Neu e la 1098 di Lanzi per portare la bandiera Ducati
ORE 15:30 Partenza! E un paio di scivoloni diretti nelle prime curve, Aitchison manda a terra Fores e Sandi idem con Iannuzzo, cose che capitano nei primi concitatissimi giri. Sykes si mette davanti a Laverty e lo stacca anche di un paio di decimi mentre Davidone Nazionale toglie parecchie scritte dalla moto di Guintoli sverniciandolo all’interno. Melandri rimane ai box per problemi alla caviglia