SBK Misano 2014: il processo al round italiano delle Superbike
SBK Misano 2014: tempo di processo al Gran premio di San Marino della Superbike 2014
da Marco Motta, il

Tempo di commenti, ma soprattutto di processi, al round di Misano del Mondiale Superbike 2014, che ha visto dominare in lungo e in largo Tom Sykes, che si avvicina a gonfie vele verso il secondo titolo iridato della categoria. E non poteva mancare il nostro processo alla tappa italiana: promossi a pieni voti i due alfieri della Kawasaki, finiscono invece sotto accusa i due italiani grandi attesi alla vigilia, Melandri e Giugliano, pur se per motivi diversi. Ci facciamo un paio di domande anche su Honda e Suzuki, grandi deluse delle ultime uscite
CASO 1: DAVIDE GIUGLIANO
ACCUSA: dopo venerdì e sabato da assoluto protagonista, cicca completamente le due gare, sbagliando scelta di gomme in gara-1, chiusa all’ottavo posto, e compromettendo gara-2 con una partenza anticipata, errore da principiante. Come già successo in passato, quando conta Giugliano spesso tradisce le attese e si conferma pilota niente più che discreto.
DIFESA: l’errata scelta delle gomme in gara-1 è errore da dividere con il box (anzi, il box è il responsabile maggiore…) e aver comunque mantenuto l’ottava piazza nonostante una moto inguidabile negli ultimi giri, può essere considerato un buon risultato. Difficile difendere il pilota romano per la partenza anticipata di gara-2: la voglia di riscattare la pessima gara-1 gli ha giocato un brutto scherzo, l’emozione di correre davanti al pubblico italiano ha fatto il resto…
CASO 2: MARCO MELANDRI
ACCUSA: dopo la doppietta di Sepang era lecito attendersi un Melandri ancora all’attacco davanti ai suoi tifosi, per riaprire davvero il discorso Mondiale. E invece il ravennate dell’Aprilia non ha nemmeno provato a dare fastidio alle Kawasaki di Sykes e Baz. O meglio, ha provato a passare almeno Baz in gara-2, ma non è riuscito a stargli davanti nemmeno per una curva…
DIFESA: le Kawasaki andavano il doppio a Misano, impossibile stare con quel diavolo di un Sykes, già qualcosa aver combattuto con Baz in gara-2. Si sapeva che a Misano le Kawasaki avrebbero dato la paga a tutti e così è stato. Che Melandri si sia accontentato dei due terzi posti è comprensibile, in attesa di Portimao che è pista adatta all’Aprilia e allo stile di guida del ravennate.
CASO 3: HONDA E SUZUKI
ACCUSA: chi le ha viste? Lente, lentissime in qualifica e Superpole, perse tra cadute e gare anonime nelle due gare. Quanto a Honda, Rea a Imola aveva fatto doppietta solo un mese e mezzo fa, adesso si deve accontentare di un settimo e un quinto posto. Laverty con la Suzuki è nono e poi settimo, Lowes e Haslam cadono una volta a testa… Insomma, il distacco da Kawasaki, Aprilia e anche Ducati nel week end è stato imbarazzante….
DIFESA: forse era strano vederle così competitive nei primi round stagionali. Ora che i team migliori hanno trovato la quadra, Honda e Suzuki si mostrano per quello che sono in realtà, cioè meglio delle EVO, ma non in grado di lottare per le posizioni che contano e tanto meno per il titolo Mondiale. Kawasaki e Aprilia è normale che occupino le prime 4 posizioni, le Ducati possono pescare ogni tanto qualche exploit, se un pilota Honda o Suzuki entra nei primi 6 deve considerarlo già un ottimo risultato!
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