Spy-story 2: McLaren accusa Renault
Spy-story 2: McLaren accusa Renault di essere in possesso di materiale riservato
da Manuel Pieri, il

Da accusata ad accusatrice, la McLaren sostiene che la Renault sia entrata in possesso di materiale riservato di proprietà del team di Woking. La scuderia francese è attesa il 6 dicembre davanti al Consiglio mondiale della FIA per difendersi.
Dobbiamo fare una premessa. L’impressione è che faremo presto l’abitudine a queste genere di cose. I tempi sono cambiati: è cambiato il modo di gestire l’informazione, il modo di proteggersi e, probabilmente, per quanto lo spionaggio ci sia sempre stato, in F1 come nella vita di tutti i giorni ci sono sempre meno “uomini” e sempre più obiettivi da raggiungere ad ogni costo.
La FIA ha fatto sapere in un comunicato ufficiale che “I rappresentanti del team sono stati chiamati a rispondere dell’accusa secondo cui la Renault, tra il settembre 2006 e l’ottobre 2007, in violazione dell’articolo 151c del Codice sportivo internazionale, sarebbe entrata in possesso, senza autorizzazione, di documenti e informazioni confidenziali appartenenti alla McLaren-Mercedes”.
Nello specifico, il riferimento è al funzionamento del sistema di alimentazione, cambio, olio e sospensioni. Qualcosa, insomma, che pur se non paragonabile al dossier Ferrari, appare piuttosto sostanzioso.
La risposta della Renault, innocente fino a prova contraria, ricorda quella di qualcuno che non ha fatto una bella fine. “Siamo tranquilli - ha dichiarato il portavoce della scuderia - e collaboreremo con la Federazione affinché venga fatta luce sulla questione”.
Per la McLaren, comunque, i guai non sembrano conclusi. Sono cominciate le indagini sulla monoposto 2008 e l’acerrimo nemico Max Mosley già parla di eventuale penalizzazione anche per la prossima stagione, rassicurando però che – comunque vadano le verifiche – non dovrebbe essere presa in considerazione l’idea della squalifica dal campionato 2008.