Brutte notizie per il colosso statunitense, con questi che rischia di essere affossato da Trump.
La gestione del secondo mandato di Donald Trump come Presidente degli USA è quantomeno discutibile. Sono tante le scelte economiche che hanno fatto molto discutere e non sembra di certo che stia andando nella direzione migliore non solo per gli interessi internazionali, ma soprattutto per quelli interni agli USA.
La nazione nordamericana infatti ha sempre avuto modo di beneficiare e non poco degli scambi commerciali che avvengono ogni giorno con le altre nazioni, con la scelta dei dazi che però sembra incomprensibile. Non è tanto per un discorso che vi siano o meno, da sempre infatti c’è da pagare una percentuale con certe nazioni, ma più che altro non si capisce mai il valore reale.
Prima era 25%, poi sono stati congelati, poi 50% e ora 15%. Ancora qualche cambiamento e si avrà modo di giocare i numeri al SuperEnalotto. Intanto però la situazione si sta facendo sempre più complicata e tragica per tanti colossi anche statunitensi, con questi che sono completamente allo sbando e non sanno come reagire a questi continui cambiamenti, con il piano di Trump che rischia di essere fallimentare per General Motors.
Tutti i grandi colossi automobilistici non avranno di certo dei benefici dai dazi imposti da Donald Trump, ma a dover preoccupare il tycoon è ciò che rischia di accadere alle aziende locali. Lo si vede infatti con quelle che sono le previsioni legate a un colosso storico del mercato a stelle e strisce come General Motors.
Questa infatti sta già attraversando per proprio conto un periodo nero, tanto è vero che il primo trimestre del 2025 si è concluso con un drastico calo delle vendite del 35%. I dazi sono già una delle cause che ha comportato questo tracollo economico, con le perdite che si stanziano dunque già su 1,1 miliardi di dollari, il che significa poco più di 950 milioni di euro.
Il prospetto dunque è ancora peggiore, dato che le stime prevedono una perdita annua derivata dai dazi che va da un minimo di 4 fino a un massimo di 5 miliardi di dollari. La General Motors dunque sta cercando di risollevare la situazione, con il CEO Mary Barra che ha annunciato l’intenzione di investire 4 miliardi di dollari negli stabilimenti americani, cercando così di ridurre quanto più possibile il devastante impatto dei dazi.
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