Le automobili alimentate da GPL stanno abbandonando definitivamente il mercato: stop alla produzione, il motivo è chiaro.
L’arrivo delle automobili elettriche sul mercato e le nuove esigenze che rendano sostenibile la mobilità per fini ambientali hanno comportato un effetto dominio per la produzione, oltre a modificare le abitudini dei consumatori. La consapevolezza circa alcune malsane abitudini ne sta creando di nuove per l’intero settore automobilistico: perciò, finisce nel turbinio della rivoluzione elettrica anche il GPL.
L’alimentazione a GPL si basa su di un insieme di componenti liquefatti mediante compressione, in modo tale da ridurne il volume e renderne più economico il trasporto a temperatura ambiente. Quindi, l’energia erogabile risulta triplicata oltre al fatto che, sotto forma di gas, il petrolio liquefatto diventa un combustibile più accessibile con una resa elevata sia energetica che termica.
Tuttavia, le automobili alimentate dal motore GPL stanno per sparire dal mercato. Una tendenza che si è manifestata in modo silenzioso, rispetto ad altri cambiamenti più evidenti ma che in realtà si sta verificando da tempo. Guardando i progetti delle varie aziende, la maggior parte di questi sono ormai spostati sull’elettrico da molto prima delle scadenze previste dai nuovi regolamenti governativi internazionali a tutela dell’ambiente previsti per il 2035 in Europa. Il limite alla produzione di vetture a GPL è fissato fra 11 anni, ma questa tipologia di motore pare destinata a essere la prima a venire eliminata dai veicoli elettrici. L’ultima notizia giunta lo dimostra.
È la FIAT ad aver dato per prima direzione netta circa i veicoli alimentati a GPL. Gli ultimi due modelli di questo tipo usciti dalle fabbriche torinesi sono stati la nuova 600e e la Topolino; poi vi sarà la Panda in arrivo in questo 2024. Dopodiché, l’azienda italiana ha annunciato che taglierà dal listino le auto storiche che mantengono alti livelli di performance e vendita, ma rispetto alle quali non è più conveniente investire. Dopo un’approfondita analisi, la FIAT sembra aver rilevato che in questo senso è la produzione GPL a non risultare più vantaggiosa, perciò investirà nell’elettrico anche le risorse precedentemente destinate a quest’altro tipo di alimentazione.
L’epoca dei motori a combustione interna sta d’altronde volgendo al temine. Perciò, la Panda potrebbe essere stata l’ultima a resistere nel rinunciare alla combustione tradizionale. Nel 2023, infatti, è stata la city car a GPL preferita dagli italiani, ma comunque in misura ridotta rispetto alle vetture ibride scelte dai clienti. Infatti, ad oggi anche la Panda si può comprare soltanto in variante ibrida con motore Firefly da 70 CV.
La versione della 500 GPL, a sua volta, è scomparsa seguendo il medesimo destino delle auto a benzina e diesel. I motori termici usciranno dalla storia entro il 2035 con la sospensione senza eccezioni di produzione e vendita. Perciò, il processo di eliminazione va effettuato rapidamente e la casa FIAT ha cominciato da subito, evitando inconvenienti.
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