La Yamaha ha trovato un accordo con un grosso major per la produzione dei motori del futuro. Ecco di cosa si tratta.
La Casa di Iwata si è proiettata già nel futuro. L’industria delle due e quattro ruote è andata nella direzione di creare un nuovo corso che potesse rappresentare una valida alternativa all’elettrico. I più grandi colossi dell’industria dei motori stanno cercando nuove frontiere per avere un reale impatto zero sull’ambiente. Lo smaltimento dei pacchi di batterie agli ioni di litio non rappresenta la soluzione.
Le auto elettriche, nonostante vengano spinte da ecobonus da anni, stentano a decollare. La mancanza, inoltre, di una fitta rete di colonnine di ricarica alle nostre latitudini rappresenta un chiaro segnale allarmante. Per una completa diffusione di una nuova tecnologia servirebbe un lavoro eccezionale infrastrutturale. Almeno alle nostre latitudini c’è una carenza di fondi e la struttura antica delle nostre città non aiuta. La stessa cosa è accaduta con il metano e, probabilmente, accadrà anche con l’idrogeno.
I veicoli ad idrogeno presentano un bassissimo consumo e hanno il beneficio di una ricarica veloce, in meno di 5 minuti. Il vapore acqueo garantisce un reale impatto zero, e per questo un colosso come Yamaha ha stretto una collaborazione con Toyota per un progetto innovativo. Il brand delle tre ellissi ha già sul mercato la berlina ad idrogeno Mirai e altri modelli top. Scopriamo, invece, cosa ha in serbo la casa di Iwata.
Il brand giapponese pare aver risolto un annoso problema, andando ad analizzare i tipi di idrogeno che vengono adoperati, poiché c’è una differenza tra idrogeno nero e idrogeno verde. Per non produrre emissioni nocive la Yamaha è stata incaricata dalla Toyota di produrre un motore con specifiche tecniche straordinarie, come la variante della Lexus RC F.
Partendo dal motore V8 da 5 litri della vettura di lusso giapponese sono state fatte delle modifiche ad alcuni componenti del motore come gli iniettori, le testate, i collettori di aspirazione ed altri elementi minori. Il V8 sarebbe in grado di sprigionare 450 cavalli a 6.800 giri/min e 540 Nm di coppia a 3.600 giri/min. La produzione sarebbe iniziata tempo fa, ma per centrare gli obiettivi di carbon zero entro 25 anni, i brand giapponesi si stanno coalizzando per un lavoro congiunto.
Nel 2021 è stata creata una partnership tra Kawasaki Heavy Industries, Toyota Motor, Subaru Corporation, Yamaha Motor e Mazda Motor. L’idrogeno potrebbe essere il futuro, ma servirebbe un sistema di colonnine diffuso. Ad oggi in Italia se ne contano sulle dita di un mano.
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