In Italia è arrivata un’ufficialità che non lascia ben sperare soprattutto i produttori e chi lavora nel mondo dei motori.
In Italia continua a preoccupare ciò che sta accadendo con il mondo delle quattro ruote e l’ultima ufficialità che è arrivata in questo senso non lascia dormire sonni tranquilli. Ecco perché i produttori adesso iniziano a temere il peggio, così come tutti coloro che lavorano in questo settore.
A novembre, complice il Black Friday, ogni casa automobilistica si è ingegnata per proporre ai consumatori le offerte più vantaggiose che potessero stupire e anche convincere a comprare una nuova auto. Nonostante tutto, però, le vendite non sono andate secondo le aspettative. Anzi, in tanti sono rimasti abbastanza delusi ed è aumentata la preoccupazione visto che i numeri ufficiali del mese hanno mostrato un calo da tenere in considerazione.
A novembre, stando ai dati ufficiali che sono stati resi noti da UNRAE, è arrivato per il mercato dell’auto il quarto mese consecutivo con il segno meno. Ad agosto di è chiuso rispetto allo scorso anno con un -13,4% di agosto, il -10,7% di settembre e il -9,0% di ottobre. Il novembre di questo 2024 ha registrato invece un calo del -10,8%: sono infatti state registrate 124.251 nuove immatricolazioni, rispetto alle 139.319 del 2023. Solamente le auto elettriche hanno invece registrato un piccolo incremento.
Il motore termico a benzina ha registrato infatti un -12,1% perdendo 0,3 punti, il diesel un -23,7% perdendo 2,1 punti e il Gpl un -18,8% perdendo 0,8 punti. Il metano non ha invece immatricolato nulla. Molto meglio le ibride e le elettriche. Le prime sono salite al 42,6% (con le full hybrid al +9,5% e le mild hybrid al -4,6%); le seconde rispetto al mese precedente di ottobre sono risalite del 5,3%. Inoltre, hanno avuto percentuali maggiori di vendita i SUV come categoria di auto.
Ma non è finita qui, perché a tutti gli effetti sono andati molto meglio i privati delle concessionarie e delle case con il nuovo. Fattore questo che preoccupa ancora di più i produttori. Sono infatti saliti del 59,8% sul totale, guadagnando 3,1 punti. Anche il noleggio, sia a lungo termine sia a breve termine, ha perso pesando sulle società. Insomma, non sono dati incoraggianti e la speranza è che con il nuovo anno questo trend si possa invertire.
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