Il mercato auto continua a far registrare dati molto negativi: la discesa è davvero preoccupante, la stangata è pesantissima.
Il settore automotive italiano sta vivendo un momento davvero molto complicato. Le vendite relative alle autovetture sono infatti in forte calo e questa situazione così negativa sta avendo delle pesanti ripercussioni anche su tutti i dipendenti che lavorano nelle varie fabbriche dislocate sul territorio italiano. Tra chiusure temporanee, incertezza e mancanza di trasparenza è davvero difficile guardare al futuro con fiducia.
Andando a dare uno sguardo ai dati emerge chiaramente come il saldo dell’import-export in Italia nei primi sette mesi del 2024 sia fortemente negativo per le autovetture: la perdita è infatti di 11,3 miliardi di euro. Tuttavia nel rapporto realizzato dall’Area Studi e Statistiche di Anfia, che fa riferimento proprio al trade automotive nel nostro Paese, emerge una tendenza completamente diversa per l’import-export dei veicoli industriali: in questo caso, infatti, il saldo è positivo di circa 877 milioni di euro.
Andando ad analizzare in maniera più dettagliata il report dell’Area Studi e Statistiche di Anfia si nota facilmente come quasi il 90% dei veicoli importati in Italia arriva da altri Paesi europei. Il dato cala se invece si guarda l’export dall’Italia: prendendo in esame il periodo che va da gennaio a giugno 2024, infatti, sono sei su dieci i veicoli che vengono esportati con destinazione Europa.
Dove vanno a finire gli altri mezzi? Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con il 19,4% di export dall’Italia, seguiti da Giappone (3,8%) e Cina (2,2%). Sempre nel rapporto viene fuori che l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia aumenta rispetto al recente passato: rispetto ai primi sette mesi del 2023, infatti, si può notare una crescita del 6%.
Va tuttavia aggiunto che quei pochi segnali positivi che si possono cogliere dal rapporto dell’Area Studi e Statistiche di Anfia sono quelli che riguardano i veicoli importati in Italia, che fanno registrare un dato confortante sia per le autovetture (+9,3%) che per i veicoli industriali (+5,5%). Diverso il discorso che riguarda invece le esportazioni: andando a paragonare i dati attuali con quelli dei primi sette mesi del 2023 emerge infatti un calo del 16,5% che non può ovviamente soddisfare.
Guardando con attenzione questo aspetto si nota che sono soprattutto le autovetture ad aver fatto registrare una forte discesa (-20,7%). Giù, sebbene in maniera molto più contenuta, anche i veicoli industriali (-4,3%),
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