Grandi disagi per i viaggiatori: verranno cancellate queste tratte. Non ci saranno più, ecco che cosa sta succedendo.
In un mondo sempre più connesso, in cui spostarsi e viaggiare è diventata un’esigenza fondamentale primaria per moltissime persone, avere collegamenti e infrastrutture efficienti che consentano di muoversi comodamente e liberamente e in breve tempo è sicuramente essenziale. I treni e le linee ferroviarie, in questo, sono ovviamente una base da cui non si può prescindere.
Nel nostro paese sono stati fatti diversi passi in avanti nel corso del tempo, molto però resta ancora da fare, soprattutto nel Sud Italia. Purtroppo, però, le difficoltà sia dal punto di vista economico, che burocratico e organizzativo, non sono poche, come dimostra la recente situazione che si è verificata in Sicilia. Sono infatti arrivate brutte notizie per quanto riguarda alcune tratte dell’alta velocità. Sono infatti stati previsti importanti ritardi, e a farne le spese saranno come sempre i cittadini.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, gli scavi per le fondamenta delle due nuove stazioni e delle tre gallerie ferroviarie nella tratta dell’alta velocità che va da Palermo e Catania sarebbero a rischio. I lavori si sono rivelati essere particolarmente complessi, e i continui ritardi stanno rendendo difficile andare avanti con le operazioni. La complessa situazione legata alla carenza d’acqua nell’isola si sta riversando anche sulle infrastrutture e sui lavori di costruzione dei nuovi lotti della ferrovia fra Catenuova ed Enna (da Catenanuova a Dittaino e da Dittaino ad Enna). Per l’utilizzo delle trivelle sono infatti necessarie grande quantità d’acqua. Con la siccità, i lavori sono costretti a bloccarsi e per questo tutto sta procedendo a rilento. Questo, oltre ai disagi per i cittadini, comporta un ulteriore grosso problema.
A Giugno 2026 infatti è fissata la scadenza per l’utilizzo dei fondi del Pnrr, difficilmente però i lavori potranno essere ultimati entro quella data. Le operazioni, che dovevano prevedere la realizzazione della nuova stazione di Catenanuova e della stazione di Enna Nuova e tre gallerie per un totale di 8 chilometri e mezzo, saranno ancora da terminare. Per questo il Ministero starebbe pensando di dirottare altrove i fondi del Pnrr, e di utilizzare altri fondi statali per completare quanto rimasto incompiuto. Il rischio però è che passi davvero molto tempo prima che i fondi vengano trovati, e che il progetto resti fermo a lungo.
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