Non è quella che si è soliti immaginare la Ferrari più veloce della storia: è una vettura molto speciale del Cavallino Rampante a poter godere di questo primato.
Nell’immaginario comune la velocità che può raggiungere una Ferrari nella sua massima espressione è connessa a uno dei gioielli più ammirati dell’azienda italiana, ovvero la F40. Un portento firmato da Nicola Materazzi capace di emozionare sia chi guida che chi lo vede da fuori, nonostante il tempo che passa e i nuovi modelli che sono proposti. Tuttavia, non è la F40 la vettura uscita da Maranello più veloce delle altre.
Il bolide Cavallo volante lo è e si tratta di un modello molto specifico disegnato originariamente da Pininfarina a tiratura limitata, inizialmente pensato come evoluzione meno esosa della 308 GTB. Difficile forse arrivarci con solo questi indizi, pensando che è stata proposta ormai tempo fa: nel lasso di tempo che va dal 1984 al 1987.
Si tratta della Ferrari 288 GTO, come base. Un vero e proprio bolide capace di raggiungere i 444 km/h di velocità, dopo che l’abilità meccanica ha apportato le necessarie modifiche. C’impiegò poco, sebbene la diffusione numericamente limitata degli esemplari – ne furono costruiti 272 – a divenire una vettura leggenda, spesso scelta per correre nei rally.
L’ultima 288 GTO prodotta fu consegnata da Enzo Ferrari in persona a un’icona assoluta dei motori, ovvero Niki Lauda. Tuttavia la Cavallo Volante – come fu poi definita – pur partendo dalla 288 GTO di serie, per divenire la più veloce di tutti i tempi fu ricreata dal manager Stephen Trafton, il quale sfidò se stesso nel desiderio di battere il record da lui segnato sul lago salato Bonneville, una gara tenutasi nello Utah. Perciò nel 2007 ha acquistato una 308 GTB ricarrozzata 288 GTO.
Il motore era Chevy V8 con cambio a 4 marce CO2, capace di erogare fra i 2.500 e i 3.000 cavalli. Più pneumatici sperimentali testati ad una velocità di 600 miglia. Il primo test fu effettuato a Bonneville nel 2008, quando il motore finì per esplodere. Successivamente il team migliorò il gruppo propulsore e nel 2009 si qualificò alla Unlimited Speed License. Nel 2010 si tennero le finali mondiali: in ottobre la Ferrari 288 GTB raggiunse la velocità stratosferica di 444,423 km/h. Nasceva così la Rossa più veloce di sempre. Dopo quel sorprendete momento, che sbalordì anche i commissari di gara, il prototipo è in uno showroom nei pressi di Seattle, a riposo.
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