Attenzione massima per la nuova App: ora puoi segnalare chi parcheggia male o in divieto di sosta, guadagnando per ciascuna notifica andata in porto. Come funziona e come punisce i cattivi parcheggiatori, premiando i più diligenti
Ammettiamolo, quanti di noi lo hanno fatto o hanno pensato di farlo almeno una volta nella vita. Vediamo una macchina in doppia fila, parcheggiata male o peggio ancora dinanzi ad un passo carrabile o in un posto a lei non riservato, e agire di conseguenza. Lasciare un bigliettino poco amichevole al proprietario della vettura incriminata a volte non è abbastanza e l’intervento delle autorità locali non è sempre efficace e tempestivo.
Ora, però, arriva l’App per segnalare chi parcheggia male. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che fa fondamento su un criterio molto semplice: premiare gli automobilisti più diligenti e osservanti, penalizzando e punendo chi invece non ha alcuna cura del senso civico comune. L’idea giunge dal Nord Europa, precisamente dalla Svezia, dove è in corso un cambiamento epocale.
L’applicazione ha il nome di Scoutpark ed è scaricabile sia per i devices Apple che per quelli Android. Il claim dell’app parla già chiarissimo: “Do good, get paid”. Tradotto: “Fai del bene, vieni ripagato”. Un sillogismo sulla quale si basa l’intero progetto della start up scandinava, che combatterà così i maleducati del parcheggio.
Come funziona Scoutpark? In maniera molto semplice e intuitiva: ci imbattiamo in una vettura parcheggiata male e contro le regole vigenti, si scatta una foto, si segnala la targa e la posizione, poi si invia tutto sull’App per allertare le autorità ad un controllo. Nella foto devono essere ben visibili le infrazioni commesse, senza lasciare alcun spazio a dubbi.
Anche perché la ricompensa è tutt’altro che indifferente: se confermata dalle autorità, la segnalazione viene premiata con 100 corone svedesi (quasi 10 euro). Il pagamento viene effettuato attraverso la piattaforma Swish, molto diffusa in Scandinavia.
Scoutpark è disponibile solamente in Svezia, ma chissà che l’applicazione non possa sconfinare nel resto d’Europa o magari ispirare qualcuno in Italia. Il nostro è un Paese dove il 40% delle infrazioni del Codice della Strada vengono commesse nel campo della sosta: un terreno fertile per chi ha voglia di arrotondare a fine mese vestendo i panni del vigile in borghese. Sempre a patto che non scatti una rivolta popolare tra cittadini e automobilisti…
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