Il mondo delle polizze auto nasconde un lato oscuro: oltre un milione e mezzo di italiani sono stati raggirati nell’ultimo anno
Il calcolo economico è agghiacciante. Quello delle truffe assicurative non è un fenomeno periferico, che riguarda pochi sfortunati, magari un po’ fessi. No: è un fenomeno di massa, che è già costato carissimo a oltre un milione e mezzo di italiano truffati, che hanno perso in totale 620 milioni di euro.
Un’assicurazione auto, una pratica come tante. Pensavi fosse una cosa semplice? Non è così: i truffatori si nascondono ovunque, pronti a colpire. Nell’ultimo anno la situazione è diventata così grave che Facile.it ha deciso di fare qualcosa. Si è unita a Consumerismo per estendere il progetto Stop alle Truffe anche al settore auto. L’idea funziona ed è stata già sperimentata con le bollette, dove le le truffe sono state ridotte del 10%.
I giovani sono i primi a cadere nella trappola. Tra i 25 e i 34 anni le vittime sono numerosissime. I neopatentati seguono a ruota – sono facili da convincere, cercano sempre il prezzo più basso. La laurea non aiuta, anzi: i più istruiti cascano nel tranello il doppio delle volte. Al Sud e nelle isole i truffatori fanno affari d’oro.
Le tecniche sono tante, tutte subdole: per esempio, ti arriva un’email che sembra vera. Oppure squilla il telefono e dall’altra parte c’è una voce professionale che ti propone un affare. Un messaggio sul cellulare promette risparmi incredibili. Alcuni ti fermano per strada, faccia a faccia. Altri ti scrivono su WhatsApp o ti contattano sui social.
Il silenzio peggiora tutto. Quasi metà delle vittime non denuncia. Pensano sia inutile, si vergognano, credono che la cifra persa sia troppo bassa. Intanto i truffatori continuano indisturbati. Le conseguenze sono pesanti: niente copertura assicurativa, multe salate, danni da pagare di tasca propria in caso di incidente.
Il progetto Stop alle Truffe potrebbe essere la svolta che tutta l’Italia aspettava. Ha già funzionato una volta, basta ripetere l’esperimento con un attento lavoro di squadra: compagnie assicurative, polizia postale, associazioni dei consumatori. Solo così potremo proteggere chi si mette al volante.
I truffatori non si fermano mai. Cambiano metodo, si adattano, studiano nuovi inganni. Colpiscono chiunque, senza distinzioni. L’unica difesa è l’attacco. Una squadra preparata e coordinata che spezzi il piano truffaldino quando ancora non si è ancora materializzato.
Perché una volta che hai pagato c’è solo la legge del Quinto: chi ha i soldi in mano, ha vinto.
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