Il rincaro dei prezzi dei biglietti di bus e metro è una vera e propria batosta: gli utenti sono davvero inviperiti.
Nelle grandi città in tanti tendono a utilizzare i mezzi pubblici, vale a dire bus, tram e metro. Il traffico in questi luoghi è sempre molto intenso ed è per questo che anche le stesse amministrazioni comunali invitano a optare per queste soluzioni e lasciare a casa la macchina. Tuttavia negli ultimi tempi abbiamo visto come i prezzi dei biglietti siano decisamente aumentati.
Tanto per fare un esempio, a Milano il biglietto per metro, autobus, tram e filobus ha un costo di 2,20 euro (che vale fino a 90 minuti dalla prima convalida), mentre il giornaliero (che ha una valenza di 24 ore dalla convalida) costa 7,60 euro. La brutta notizia è che sono in arrivo rincari anche a Roma che porteranno i prezzi per viaggiare sui mezzi pubblici della Capitale quasi ai livelli di Milano.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha infatti annunciato che il biglietto di bus e metro aumenterà a 2 euro. Un rincaro atteso per lo scorso 1 luglio, anche se poi la decisione è stata rimandata per provare a trovare un’alternativa. Si sta infatti ragionando sull’opportunità di riservare questo aumento solo ai non residenti, escludendo oltretutto gli studenti e anche coloro che lavorano nella Capitale ma provengono da altre città.
Tuttavia da luglio a oggi non sono state trovate soluzioni concrete e al momento il rincaro appare proprio inevitabile, o come l’ha definito il sindaco Gualtieri “una dolorosa necessità” per non ridurre un servizio che avrebbe invece bisogno di potenziamenti. Se non ci saranno interventi di sorta il biglietto base da 100 minuti salirà da 1,50 a 2 euro.
E non è tutto, perché come prevedibile i rincari riguarderanno anche le altre tipologie di biglietto. Il giornaliero, infatti, passerà da 7,00 a 9,30 euro, mentre quello da due giorni salirà fino a 16,70 euro. Il biglietto settimanale subirà un rialzo da 24 a 32 euro, mentre quello annuale agevolato Roma Capitale passerà da 91 a 103,85 euro.
L’unica buona notizia è che gli abbonamenti non aumenteranno: l’annuale ordinario dovrebbe addirittura scendere di 10 euro (da 250 a 240 euro). La Regione Lazio proverà comunque a intervenire ottenendo dal Governo l’aumento della quota del Fondo Nazionale Trasporti destinata al Lazio e a Roma. Solo in questo caso potrebbe essere possibile evitare il rincaro.
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