Auto elettriche, nuovo flop preoccupa tutti quanti. Ecco di cosa si tratta, coinvolto un colosso dell’automotive.
Le automobili elettriche sono ormai tra i segmenti più sviluppati da parte delle aziende e dei marchi. Che siano di successo o appena arrivate sul mercato sono tante le società che puntano su questa particolare tecnologia, come obiettivo di mercato e di sostenibilità ambientale da centrare quanto prima.
Le cose, però, non sembrano andare a gonfie vele. Le automobili a zero impatto ambientale non convincono ancora molto per caratteristiche e funzionalità. E le vendite sembrano rispecchiano il trend momentaneo dell’automotive, con tanti clienti che preferiscono puntare sulle alimentazioni tradizionali e i veicoli ibridi rispetto all’elettrico puro. E adesso pare che è in arrivo una vera e propria doccia gelata per un colosso dell’auto in particolare.
Sono mesi che si parla di un’automobile elettrica economica prodotta da Volkswagen, un veicolo che non dovrebbe incredibilmente superare i 20.000 euro del prezzo d’acquisto finale. Cifra che, per una vettura a zero impatto ambientale, è davvero contenuta. Anche perché i mezzi elettrici spesso e volentieri non fanno alcuna fatica a raggiungere o addirittura superare i 30mila euro. In attesa di scoprire il modello economico di Volkswagen, comunque, tanta attesa è legata anche alla Golf elettrica.
La stessa che, però, dovrà attendere ancora un po’ prima di essere mostrata al mondo. Secondo fonti tedesche, infatti, clienti e addetti ai lavori dovranno pazientare fino al 2029: oltre un anno di ‘ritardo’ rispetto alla precedente deadline. Il tutto è legato ai ritardi dello sviluppo della nuova piattaforma SSP. Questo piano di rallentamento riguarderebbe anche un futuro SUV elettrico – che non vedrà la luce prima del 2031 – e l’erede della ID.4. Secondo Manager Magazine, la principale ragione di queste scelte sarebbe quella che riguarderebbe il software.
L’architettura E3 2.0 della piattaforma SSP è in ritardo, quindi Volkswagen è stata praticamente costretta a scombinare i suoi stessi piani di sviluppo. Non si tratta di una problematica nuova, comunque. Ricordiamo che il colosso tedesco dell’auto ha rinviato il lancio di suoi nuovi progetti a quattro ruote proprio per qualche noia di troppo legata al suo sistema di software. L’accordo con la Rivian, azienda americana dotata di architettura elettrica e piattaforma software molto sofisticate, potrebbe dare una mano in tal senso. Non prima del 2030 e con l’incognita che non si tratti poi di una soluzione definitiva ed efficace al 100%.
La Dacia è diventato uno dei marchi di punta a livello europeo, con lo Stato…
L'Italia ama i SUV e ora sta per arrivare un nuovo brand che migliorerà ancora…
Incredibile quello che è successo per questa Fiat Panda, con 300 litri di benzina che…
Da anni le citycar presentano diverse eccellenti soluzioni, con la Fiat che trova il modo…
L'auto elettrica più venduta non è né Tesla né Byd, che sorpresa: la conoscono in…
I camper sono da tempo sempre più richiesti, con questo full optional che ora costa…