L’ultima notizia è davvero una mazzata per tutti coloro che hanno intenzione di comprare una nuova auto: conviene farlo immediatamente.
I numeri relativi al mercato delle auto non sono molto buoni. Anche nel 2024 il settore appare in sofferenza: basti pensare che lo scorso ottobre è stato registrato un altro brutto calo. Secondo i dati forniti dal Ministero dei Trasporti, infatti, le immatricolazioni in quel mese sono state 126.488: rispetto allo stesso periodo del 2023 la discesa è addirittura del 9,1%.
Ma da cosa dipende questo trend così al ribasso? In primis dai prezzi molto elevati e dalle condizioni economiche tutt’altro che floride per molte famiglie italiane, che ancora fanno i conti con le enormi difficoltà degli ultimi anni. La speranza è sempre che in futuro le cose possano cambiare e che i prezzi tornino a livelli più accessibili, ma stando alle ultime dichiarazioni di una figura molto importante nel mondo delle auto lo scenario sarà ben diverso.
Luca De Meo, numero uno di Renault, ha infatti detto che nel 2025 i prezzi delle auto continueranno a salire e molto probabilmente si tratterà di un’impennata anche molto vigorosa. De Meo, parlando da Bruxelles, ha voluto lanciare un allarme senza usare giri di parole: le normative dell’Unione Europea sulle emissioni, sempre più stringenti, costringono le case automobilistiche a puntare esclusivamente su auto ibride ed elettriche, tralasciando le auto termiche.
Tuttavia proprio questo obbligo – e la necessità di non incappare in multe che possono essere anche molto pesanti – non fa altro che accrescere il prezzo delle automobili. De Meo è stato molto chiaro: il prezzo dei veicoli il prossimo anno potrebbe salire del 40%. Se davvero la previsione del numero uno di Renault si rivelerà azzeccata acquistare un’auto nuova diventerà estremamente problematico per la stragrande maggioranza degli italiani.
Basti pensare che già adesso il prezzo medio di un’automobile si aggira intorno ai 30.000 euro: con il 40% in più si supereranno le 40.000 euro. Ecco perché De Meo ha chiesto di introdurre alcune soluzioni che potrebbero servire a reggere l’urto. In primis la riduzione delle emissioni deve avvenire con una maggiore flessibilità, abbandonando il rigore e adattando le regole al mercato.
In più, sempre a detta del capo di Renault, servirebbe produrre vetture più piccole e di conseguenza più economiche, senza ovviamente perdere di vista l’efficienza. Un obiettivo che però oggi è impossibile raggiungere proprio a causa delle normative esistenti in UE.
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