Il costo dell’autostrada si alza sempre di più, con i cambiamenti per il 2025 che sono annunciati dal Governo.
Non ci sono dubbi sul fatto che in questi ultimi mesi si è parlato davvero tantissimo riguardo al nuovo Codice della Strada. Un cambiamento che ha diviso e non poco l’opinione pubblica, considerando infatti come per molti cittadini ora ci siano delle norme che sono da considerarsi come eccessivamente severe.
Va detto però che tutto ciò è stato attuato solo per il bene e la sicurezza dei cittadini, nonostante alcuni aspetti sembrano fallaci. Per prima cosa infatti il test salivare antidroga non sembra di certo essere a prova di bomba, con questi che rischia di dare dei risultati fasulli, con tanti falsi positivi che non faranno altro che apportare una serie innumerevole di ricorsi.
Questo non è di certo ciò che serve a quello che è già un sistema ampiamente difficile da gestire come quello legato alla giustizia in Italia. Con il nuovo Codice della Strada è passato in secondo piano quello che ormai è il benvenuto classico del nuovo anno, ovvero l’aumento dei pedaggi autostradali, con il Governo che ha specificato in modo dettagliato e preciso come questi siano giunti e non sono di certo mancate le critiche.
In un primo tempo, all’interno della Legge di bilancio si parlava di un adeguamento dei pedaggi alla crescita dell’inflazione, con ciò che avrebbe comportato così un aumento dell’1,8%. Ciò però non è avvenuto, con il Governo che alla fine ha deciso di tornare sui propri passi, anche se non tutti l’hanno pensata così.
Se dallo Stato non vi sono aumenti, lo stesso non lo si può dire per Società Autostrade per l’Italia S.p.A., con questa che ha in gestione la bellezza di ben 2800 km, dunque il 50% delle autostrade. Secondo questa azienda infatti la richiesta dell’1,8% era più che lecita e dunque in queste autostrade vi sarà l’aumento. Saranno dunque coloro che viaggeranno sulla A1 o sull’Adriatica da Bologna a Taranto che dovranno pagare in più, solo per fare alcuni esempi.
Fa eccezionale strada che va da Salerno a Pompei e poi a Napoli, con l’aumento che sarà leggermente più contenuto, portandosi all’1,677%. Va ancora meglio per coloro che si trovano nel Nord Est, con la concessionaria Alto Adriatico che ha deciso di rinunciare all’aumento derivato dall’inflazione e dunque anche in questa tratta non vi saranno degli aumenti nei costi.
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