Una notizia che farà discutere parecchio sta agitando gli automobilisti siciliani in questi giorni: sta per scattare una nuova ondata di controlli della velocità sulle principali arterie dell’isola.
La vita degli automobilisti siciliani sta per complicarsi, e non di poco. Le grandi autostrade che uniscono Palermo, Messina e Catania, quelle stesse strade che ogni giorno vedono migliaia di pendolari spostarsi per lavoro, stanno per trasformarsi in un campo minato di controlli della velocitĂ .
Non si tratta dei soliti avvisi di routine: questa volta la Polizia Stradale ha deciso di fare sul serio, con una stretta senza precedenti sui limiti di velocità . Una decisione che arriva come risposta al preoccupante numero di incidenti registrati negli ultimi mesi. Le statistiche parlano chiaro, e le forze dell’ordine hanno deciso di passare dalle parole ai fatti.
In Sicilia gli autovelox saranno piazzati lungo le autostrade A18 e A20, quelle che collegano il triangolo Messina-Catania-Palermo. I controlli partiranno dal 28 ottobre e proseguiranno fino al 3 novembre, con particolare intensitĂ nei primi giorni del periodo. Non ci saranno zone franche: i dispositivi copriranno entrambe le direzioni di marcia.
Le multe previste faranno tremare i portafogli. Si parte dai casi più lievi, quelli di chi supera il limite di poco: già sforare di 10 km/h può costare fino a 173 euro. Ma è solo l’inizio. Chi preme troppo sull’acceleratore, superando i limiti tra i 10 e i 40 km/h, rischia di dover sborsare fino a 694 euro, perdendo pure 3 punti dalla patente.
La situazione peggiora drasticamente per chi proprio non riesce a controllare la velocità . Superare i limiti di 40-60 km/h significa mettere in conto una multa che può arrivare a 2.170 euro, dire addio a 6 punti e restare appiedati fino a tre mesi. E per i più spericolati, quelli che vanno oltre i 60 km/h sopra il limite? Le conseguenze sono devastanti: oltre 3.000 euro di multa, 10 punti in meno e patente sospesa fino a un anno.
Chi pensa di farla franca dovrebbe ripensarci: la recidiva nel giro di due anni può portare al ritiro definitivo della patente. E per i neopatentati e i professionisti del volante le sanzioni sono ancora più pesanti, come se il sistema volesse mandare un messaggio ancora più forte a chi ha maggiori responsabilità sulla strada.
Una stretta necessaria, sostengono le autoritĂ , per salvare vite umane. Ma che sicuramente non mancherĂ di far discutere, soprattutto tra chi quelle strade le percorre ogni giorno per necessitĂ . Come un pendolo che oscilla tra sicurezza e disagio, questa decisione segna un punto di svolta nella gestione della sicurezza stradale in Sicilia.
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