Novità importanti in Italia per quanto riguarda il costo del carburante, con le accuse che sono pesanti.
Da un po’ di anni a questa parte sono tanti gli italiani che devono fare i conti con delle spese ormai sempre più elevate per quanto riguarda il carburante e la gestione dell’auto privata. Non ci sono dubbi sul fatto che sia diventato molto complesso in questi anni e per questo motivo diventa importante cercare anche delle soluzioni alternative.
I Comuni stanno provando a migliorare sensibilmente l’aspetto legato ai mezzi pubblici, anche se è innegabile il fatto che ci sia ancora moltissimo da fare sotto questo punto di vista. Inoltre è chiaro come si debba cercare anche di limitare i costi, altrimenti diventa complicato accedervi.
Intanto però ci sono delle città che hanno sempre fatto parlare di sé per i prezzi del carburante. Livigno è la città che più di tutte ha diviso l’opinione pubblica, in quanto si tratta di una zona nella quale non si paga l’IVA e dunque ci sono costi molto più vantaggiosi. Purtroppo ci sono state diverse irregolarità in questi anni e dunque sono scattate le sanzioni.
Sono tanti gli italiani che negli anni hanno deciso di effettuare il pieno di benzina proprio nella cittadina di montagna in terra lombarda, in quanto i costi sono molto più contenuti. Il Tar del Lazio però di recente ha sentenziato una vera e propria mazzata nei confronti di quattro aziende che operano nella zona.
Il tutto è nato da una inchiesta che ha portato avanti l’Antitrust, con questi che ha evidenziato come non fossero regolari le gestioni dei prezzi. Infatti sembra che diversi gestori concordassero in anticipo il prezzo della benzina, in modo tale da creare quella che è a tutti gli effetti una forma di concorrenza sleale.
Questo avveniva sia per il costo della benzina che per quello del gasolio, in modo tale da poter offrire un costo più vantaggioso. Sono state ben quattro le sentenze del Tar del Lazio, tutte che hanno respinto i ricorsi delle aziende in modo netto. Le multe sono elevatissime, considerando infatti come si va oltre i 4 milioni di euro, con questa multa che era stata emessa nel giugno del 2023. Un duro colpo per tanti gestori, ma questo è ciò che accade nel mettersi di traverso con la Legge e non rispettare le regole.
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