Tre mesi senza treni, tutto fermo; la notizia è allarmante: chi si sposta dovrà cambiare abitudini, almeno fino a metà settembre.
L’annuncio è arrivato come una doccia fredda: dal 14 giugno al 13 settembre una importante linea ferroviaria chiude completamente: niente treni; chi deve muoversi dovrà trovare un’altra strada, perché il servizio, per ora, si ferma qui. Non è una scelta presa alla leggera, dietro c’è un piano di lavori corposo, un investimento che supera i sessanta milioni di euro, una cifra che fa capire la portata dell’intervento.
Si parla di ammodernamento, di tecnologia, di sicurezza, di binari nuovi e sistemi più evoluti, tutto insieme, tutto concentrato in un’estate che per molti sarà complicata. Il disagio è reale, soprattutto per chi ogni giorno conta su quei collegamenti per lavoro, studio o necessità; qui non si tratta di piccoli ritardi o qualche corsa cancellata, si parla di blocco totale, senza sconti.
Il motivo di una chiusura così lunga sulla linea ferroviaria Avezzano-Roccasecca è chiaro: servono lavori pesanti, impossibili da gestire con i treni in circolazione; la linea deve cambiare pelle, diventare più moderna, più sicura, più affidabile. Il cuore dell’operazione è l’installazione dell’ERTMS, un sistema di controllo che in Europa è ormai lo standard per chi vuole davvero fare un salto di qualità.
Ma cos’è ERMTS? Rispetto ai vecchi segnali, qui si lavora tutto in digitale, con una supervisione continua che permette di gestire meglio il traffico, ridurre i rischi, tagliare i costi di manutenzione e, soprattutto, offrire un servizio più puntuale.
Il valore di questa parte del progetto è alto, si parla di 45 milioni di euro, e coinvolge una settantina di persone tra tecnici, operai e specialisti; il lavoro è tanto, i tempi sono stretti, la chiusura totale è l’unico modo per fare tutto in sicurezza.
Non finisce qui, perché oltre alla tecnologia c’è anche la parte più concreta: i binari nelle gallerie Di Capistrello e Scrime verranno rifatti usando il sistema ballastless, una soluzione che abbandona la vecchia massicciata di pietrisco per una base in calcestruzzo armato, più solida, più stabile, più duratura.
Questo tipo di armamento richiede meno manutenzione, dura di più, si adatta meglio a gallerie e ponti; il valore dei lavori qui è di 16 milioni di euro, una cifra importante che si aggiunge al resto dell’investimento.
Il risultato, almeno sulla carta, sarà una linea più moderna, capace di offrire un servizio migliore, con meno interruzioni e più sicurezza; il prezzo da pagare però è alto, perché per tutta l’estate chi si muove tra Avezzano e Roccasecca dovrà arrangiarsi; nessuno ha ancora parlato di servizi sostitutivi, per ora l’unica certezza è il blocco totale.
Una scelta difficile, forse inevitabile, che lascia l’amaro in bocca a chi ogni giorno si affida al treno, ma che promette, almeno in prospettiva, una linea all’altezza delle aspettative.
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