La revisione delle auto in Italia sta per cambiare e arriva ora un nuovo dispositivo al quale non sfugge più nulla.
Fare in modo che la propria auto sia sempre in perfette condizioni, non è solo dettata dall’ego e dal vanto dei proprietari di queste quattro ruote, ma è soprattutto una questione di sicurezza. Avere un veicolo controllato e sempre in ottime condizioni è il miglior modo per poter viaggiare sicuri in strada senza alcuna preoccupazione.
Per questo motivo diventa necessario effettuare i vari accertamenti, con questi che avvengono tramite il tagliando e la revisione. Quest’ultima è obbligatoria, considerando infatti come per Legge la si debba effettuare dopo quattro anni, rispetto a quando è stata acquistata l’auto, e ogni due anni da quel momento in poi.
Si sa che i dispositivi e i sistemi di controllo stanno diventando ormai sempre più precisi, il che garantisce la certezza di avere sempre tra le mani un mezzo quanto più sicuro possibile. Sono diverse le componenti che sono ispezionate durante la revisione, con le novità per il 2025 che permetteranno di avere un veicolo ancora più prestazionale.
I primi importanti cambiamenti erano avvenuti in vista del 2024, anno in cui la Direzione Generale della Motorizzazione, aveva introdotto l’utilizzo di nuovi software specializzati con il numero 33287. Oltre a questa si è aggiunta anche una nuova particolare apparecchiatura, che prende il nome di Scantool, con questa che funziona nel momento in cui si attacca alla porta OBD.
Collegamento questo dispositivo diventa così fattibile poter avere dei dati molto più accurati per quanto riguarda la centralina, il che permette anche di rilevare delle possibili frodi. Tutti i veicoli che sono immatricolati prima dell’1 settembre 2009 dovranno essere controllati con questo software per Legge, ma allo stesso tempo anche tutti quelli che sono entrati nelle strade italiane dopo l’1 gennaio 2021, con questi che saranno obbligati anche a comunicare i dati di consumo per le auto che hanno il sistema OBFCM.
Tra le varie novità che garantirà l’utilizzo di questo sistema vi è per esempio la possibilità di verificare diversi elementi critici, come per esempio il numero di telaio che è presente nella centralina, o il chilometraggio percorso e varie anomalie del motore, segnate dalle spie. I controlli avverranno per tutti quei modelli che sono M1, M2 e N1 con la massa che dovrà essere al di sotto delle 3,5 tonnellate. Un grande cambiamento che garantirà una maggiore attenzione a tutti i dettagli.
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