Il sogno di Marchionne sembra destinato a svanire, con l’Alfa Romeo che rischia di subire l’ennesimo stravolgimento della propria storia.
Sono pochi i marchi che nella storia delle quattro ruote sono state in grado di lasciare un segno così indelebile come l’Alfa Romeo. Il Biscione infatti è un simbolo di splendore e di bellezza assoluta, tanto è vero che proprio il suo design all’avanguardia gli ha sempre permesso di rimanere nel cuore degli appassionati.
Chi inoltre ne aveva capito il suo immenso potenziale era Sergio Marchionne, con l’abruzzese che è stato uno dei più geniali dirigenti della storia. Un uomo che ha portato avanti una serie di idee innovative che ha permesso non solo di salvare il marchio Fiat, allo sbando quando decise di metterlo al comando, ma di arrivare all’acquisizione di Chrysler solo pochi anni dopo.
Un risultato al quale nessuno avrebbe mai anche solo pensato di poter ambire e anche per l’Alfa Romeo aveva dei grandissimi piani. La sua idea era quella che il colosso meneghino avrebbe dovuto essere un marchio premium e che avrebbe dovuto lottare con BMW e i grandi marchi, ma ora le cose sono cambiate.
La storia dell’Alfa Romeo è una di quelle che più di tutte ha visto dei continui alti e bassi nelle vendite e anche nella gestione aziendale. Sono tantissimi coloro che si sono succeduti negli anni al vertice della casa milanese, partendo dai privati fino ad arrivare allo Stato, ma con Sergio Marchionne si sta tornando all’antico splendore.
Nel 2017 furono circa 150 mila le vetture vendute, con il manager che rimase deluso perché ne voleva 170. Numeri che al giorno d’oggi sono del tutto impensabili per Alfa Romeo, con Marchionne che inoltre era convinto come modelli come la Giulia o la Stelvio, potessero essere a tutti gli effetti in grado di tenere testa alle grandi case tedesche come BMW e Audi.
Questo doveva essere il target dell’Alfa, con queste vetture che rimangono il top di gamma del marchio. Negli anni a venire nacquero la Tonale e la Junior, eccellenti auto, ma inferiori rispetto alle due realizzate sotto il segno di Marchionne. Vedendo il periodo di crisi di Stellantis, sono diversi i marchi che sono in bilico e a rischio cessione, con il Biscione che è uno di questi, visto che nel 2024 ha coperto solo l’1% delle quote di mercato del Gruppo.
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