La situazione in casa Citroen ora si fa sempre più complicata e in estate ci sarà un grosso cambiamento in vista.
In questi ultimi anni non sono di certo mancati i grossi cambiamenti nel settore delle auto e lo si vede anche da alcune difficoltà che hanno dovuto affrontare negli anni alcuni colossi come la Citroen. La casa francese si è messa in mostra da diversi anni a questa parte con delle auto di indubbio valore e con dei prezzi anche molto vantaggiosi.
Possedere uno di questi modelli è senza dubbio sinonimo di qualità e il fatto di aver scelto un marchio storico e leggendario nella storia delle quattro ruote. Purtroppo però anche quando si parla di certi marchi prima o poi si deve fare i conti con delle problematiche di vario genere.
La sicurezza è un concetto essenziale, per questo motivo è fondamentale fare in modo che i cittadini possano avere tra le mani il miglior veicolo possibile. Il caso legato agli airbag Takata da un po’ di tempo a questa parte ha comportato non poche polemiche e tensioni e ora si è arrivati a una soluzione che porterà a delle conseguenze epocali.
Il vero problema legato agli airbag Takata non è dettato solo dal fatto che non sono in grado di garantire la massima sicurezza possibile, cosa che dovrebbe essere alla base di questi dispositivi, ma il vero dramma è il fatto che sono anche dannosi. L’errato sistema di gonfiaggio, rischia di portare a un’esplosione dell’airbag che può diventare così pericoloso e fatale.
Ora però la Citroen sta continuando a portare avanti la campagna di richiamo e l’annuncio ufficiale arriva direttamente da Thierry Koskas, ovvero l’amministratore delegato della casa francese. Saranno ben 600 mila i modelli che saranno richiamati a causa di problematiche con gli airbag.
Koskas inoltre ha evidenziato come questo caso non abbia di certo fatto bene nemmeno alla reputazione di Citroen. L’unico modo per poter evitare danni peggiori era dimostrare di saper immediatamente recuperare dal danno procurato e non ci sono dubbi sul fatto che la Citroen si sia mossa per tempo. L’intento è di chiudere per sempre questa tematica entro l’estate del 2025, con i proprietari di queste vetture che per ora non possono guidare e dunque riceveranno anche un importante rimborso, con la casa francese che dovrà fare i conti con queste spese.
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