John Elkann, non solo Stellantis: nuovi investimenti del numero uno di casa FIAT, Exor vuole spopolare in tutto il mondo.
Il nome della famiglia Agnelli è ovviamente legato a doppio filo all’industria delle automobili: una unione nata oltre un secolo fa con la FIAT, cresciuta nel corso dei decenni, e arrivata sino ai giorni nostri, dove si è espansa ulteriormente con l’universo Stellantis. Oggi è John Elkann ad avere raccolto l’eredità che fu del nonno, Gianni Agnelli, non senza più di qualche difficolta. L’automotive sta infatti vivendo un momento a dir poco complicato della sua storia, tra transizione elettrica e la crescente concorrenza delle aziende cinesi, e anche Stellantis sta subendo questo momento storico difficile con numeri di vendita bene al di sotto delle aspettative.
Il gruppo è intenzionato a ripartire ancora più forte e invertire quanto prima la tendenza, ma intanto Elkann e Exor guardano anche oltre. Storicamente, gli Agnelli hanno sempre avuto numerosi interessi, che non si sono limitati solo all’industria delle automobili. Basta pensare alla grande passione per il calcio e per la Juventus, per esempio, o agli investimenti fatti nel settore dell’editoria. Anche John Elkann sembra avere preso spunto da questo, e la strategia del numero uno di casa FIAT appare ben chiara.
John Elkann sembra avere ben chiara la strategia per il futuro: Exor, la holding di famiglia che controlla tutte le attività degli Agnelli, non può limitarsi solo al settore delle automobili. L’imprenditore ha da tempo mostrato la sua intenzione di allargare i propri orizzonti e differenziare gli investimenti, puntando su diversi settori strategici in modo da avere maggiori opportunità. Certo, Stellantis continua e continuerà ad avere un ruolo centrale, ma nelle risorse di Exor sono entrate nel corso degli anni diverse novità.
Tra i settori esplorati da Elkann e dal gruppo c’è anche il mondo della moda, e più in generale del lusso. Negli anni scorsi ha infatti investito su importanti marchi come Christian Louboutin e Shang XIA. John Elkann, insomma, gioca su più tavoli, e alla crisi di Stellantis e dell’automotive risponde allargando il ventaglio delle sue opportunità. Una decisione certamente lungimirante, che mette al riparo il gruppo da evetuali crisi dei singoli settori e gli permette di raggiungere una dimensione ancora più globale e versatile, in linea con quelle che sono le esigenze del mercato moderno.
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