Stellantis, ufficiale lo stop alla produzione nello stabilimento: decisione drastica, ecco che cosa sta succedendo.
Per rimanere al vertice dell’industria è necessario stare sempre al passo con quelli che sono i cambiamenti del settore e le esigenze del mercato ed effettuare una attenta analisi dei costi e ottimizzazione delle risorse. Questo è particolarmente vero nell’automotive di oggi, dove le sfide per le aziende sono numerose: su tutte la transizione elettrica, che continua a dare non pochi grattacapi alle case automobilistiche del vecchio continente.
Lo sa bene Stellantis, che deve districarsi tra le esigenze di sostenibilità e le nuove normative in fatto di ambiente e gli investimenti sull’elettrico da una parte, e il maggiore successo che i motori termici continuano ad avere sul mercato dall’altra. Il gruppo, che arriva da un anno piuttosto complicato dal punto di vista delle vendite proprio per questi motivi, e per le difficoltà che l’elettrico continua ancora ad avere su una parte della clientela, si è trovato costretto a prendere drastiche decisioni. Non è la prima volta che Stellantis, così come hanno fatto anche altre case automobilistiche, si è trovata a prendere posizioni scomode per navigare la profonda incertezza attuale dell’industria dei motori.
Come comunicato dai sindacati e riportato dal portale HDMotori, Stellantis ha deciso di chiudere la Fabbrica di Douvrin, in Francia, dove effettuava parte della produzione dei propri motori a combustione. Dal prossimo Novembre cesserà la produzione del motore diesel 1.5 BlueHDi (DV5), mentre nel corso del 2026 toccherà al motore a benzina 1.2 PureTech (EB2). Dopo di che l’impianto sarà dismesso. E’ la fine di un’era, dopo oltre 40 milioni di motori prodotti nel corso degli anni nello stabilimento.
“La produzione verrà gradualmente interrotta per favorire i trasferimenti verso altre attività” fanno sapere dal gruppo. Gli investimenti del gruppo saranno spostati sull’elettrico, inclusa la forza lavoro: 330 dipendenti sono già stati spostati alla Gigafactory di ACC situata sempre nella città francese, i restanti saranno comunque reindirizzati verso “posti di lavoro nel settore elettrico” , mentre sono state previste anche altre misure di sostegno per i lavoratori.
Per quanto riguarda i motori termici, invece, il gruppo continuerà la produzione di motori a combustioni in altri stabilimenti, come quello di Trémery. La decisione è certamente difficile per Stellantis, ma resa necessaria da quello che è l’andamento attuale dell’industria dei motori, che spinge sempre di più verso l’elettrico.
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