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Distrutto il Ponte sullo Stretto, il ponte più lungo al mondo è costato addirittura meno: italiani sorpresi

Pubblicato da
Simone Tortoriello

Il ponte più lungo del mondo con i suoi 164,8 chilometri collega città e paesaggi, e sorprende per un costo inferiore a quello previsto per il Ponte sullo Stretto di Messina

C’è qualcosa di magico nei ponti. Non sono solo strutture costruite per superare un ostacolo fisico, ma rappresentano anche un’idea, un sogno umano di connessione. Colleghiamo città, paesi, culture e vite, accorciando distanze che, senza di loro, sembrerebbero incolmabili. Alcuni ponti si stagliano sul paesaggio come monumenti alla nostra determinazione e capacità di innovare, opere che sembrano quasi sfidare la gravità per raccontare storie di progresso e audacia.

Pensiamo ai ponti iconici che hanno segnato la storia dell’architettura: il Golden Gate Bridge, simbolo di San Francisco e dell’ingegneria americana; il Tower Bridge, che incarna l’eleganza vittoriana nel cuore di Londra; o il Ponte Vecchio, gioiello medievale che attraversa l’Arno a Firenze, mescolando utilità e arte. Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una nuova generazione di ponti che non si limitano a essere funzionali o belli. Alcuni di essi si spingono oltre, diventando vere e proprie meraviglie tecnologiche che ridefiniscono i confini del possibile.

Ma cosa rende un ponte davvero straordinario? È solo una questione di lunghezza o altezza? Certamente, i numeri impressionano, ma c’è di più. I ponti più affascinanti sono quelli che sanno integrarsi nel paesaggio, trasformando la geografia stessa in un’opera d’arte. Sono quelli che migliorano la vita delle persone, collegando comunità isolate o riducendo drasticamente i tempi di viaggio. E poi ci sono i ponti che, con la loro immensa estensione, sembrano sfidare l’infinito, unendo luoghi lontani in modi che, fino a pochi decenni fa, sarebbero stati impensabili.

Il ponte cinese che ha distrutto il Ponte sullo Stretto

il Danyang-Kunshan Grand Bridge in Cina, una delle più straordinarie opere infrastrutturali mai realizzate. Con i suoi 164,8 chilometri di lunghezza, non è solo una meraviglia della tecnologia moderna, ma anche un simbolo del progresso umano e della capacità di trasformare sogni ambiziosi in realtà.

Il ponte attraversa un mosaico di paesaggi: risaie, fiumi serpeggianti, città e laghi si alternano sotto la sua immensa struttura, quasi come in un viaggio cinematografico. È parte integrante della linea ferroviaria ad alta velocità che collega Pechino a Shanghai, un’arteria cruciale per milioni di persone e per il commercio, rendendo il trasporto più rapido ed efficiente in una delle regioni più dinamiche del mondo.

Inaugurato nel 2011, il Danyang-Kunshan Grand Bridge è entrato nel Guinness dei Primati come il ponte più lungo del mondo. Costruito in soli quattro anni, grazie all’impiego di circa 10.000 operai, ha richiesto un investimento stimato di 8,5 miliardi di dollari. A una prima occhiata, questa cifra potrebbe sembrare elevata, ma considerando la portata del progetto e i benefici economici che ha generato, si rivela sorprendentemente competitiva rispetto ad altre infrastrutture simili.

Salvini è tra i maggiori promotori del Ponte sullo Stretto (ANSA – Derapate.Allaguida)

Il ponte non è solo lungo, ma anche progettato per resistere a condizioni estreme. La sua struttura è stata pensata per sopportare terremoti, tifoni e altri fenomeni naturali che caratterizzano l’area. Inoltre, l’uso di tecnologie avanzate e materiali di alta qualità garantisce una durata eccezionale nel tempo, riducendo al minimo i costi di manutenzione.

Un confronto interessante potrebbe essere fatto con il progetto italiano del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera ancora in fase di pianificazione che promette di essere una delle infrastrutture più ambiziose del paese. Sebbene il ponte italiano avrà una lunghezza decisamente inferiore, i costi stimati sono molto più alti, una discrepanza che solleva domande sull’efficienza della gestione delle risorse nei grandi progetti.

Cosa lo rende speciale

Ciò che distingue il Danyang-Kunshan Grand Bridge non è solo la sua lunghezza impressionante, ma la sua capacità di adattarsi armoniosamente all’ambiente circostante. È stato costruito in modo da ridurre al minimo l’impatto ecologico, attraversando delicate zone umide e corsi d’acqua senza compromettere la flora e la fauna locali. Questo approccio equilibrato tra sviluppo e sostenibilità rappresenta un esempio per le future opere infrastrutturali.

Inoltre, il ponte ha trasformato radicalmente la vita di milioni di persone. La linea ferroviaria che lo attraversa consente di viaggiare da Pechino a Shanghai in meno di cinque ore, un tragitto che prima richiedeva più di dieci ore. Questo non solo ha rivoluzionato i trasporti, ma ha anche favorito lo sviluppo economico lungo il percorso, collegando aree rurali e metropolitane con una fluidità senza precedenti.

Simone Tortoriello

Classe 1996, Giornalista Pubblicista. Amante del calcio, dei motori e dello sport in generale, dopo l’esperienza fallimentare sul prato verde ho avuto maggior fortuna nel “dietro le quinte”. Grande tifoso dell’Inter e della Ferrari, sono cresciuto al momento giusto per godermi il periodo più buio della storia di entrambe.

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