Brutte notizie per Stellantis, con l’auto “peggiore” che però ha avuto un grande successo nel corso degli anni.
Ci sono delle vetture che entrano tristemente nella storia dal lato sbagliato, con la clientela che le ricorda per alcuni dettagli che le rendono così memorabili per caratteristiche non propriamente positive. Molto spesso a dover fare i conti con il giudizio critico della clientela e della critica, ci finiscono tutte quelle aziende che normalmente producono citycar.
Progettare delle vetture a basso costo e che allo stesso tempo siano di alto livello non è di certo semplice, motivo per il quale spesso si pecca in alcuni particolari. Nella maggior parte dei casi le accuse giungono per quanto riguarda l’aspetto estetico, con alcuni modelli di Stellantis che da questo punto di vista spesso hanno fatto discutere.
Il caso più eclatante in Italia è forse quello della FIAT Multipla, con questa monovolume che è stata oggetto di critiche in varie circostanze, ma allo stesso tempo era innegabile negare il fatto che fosse molto affidabile. Di recente il giornale inglese AutoExpress ha deciso di stilare un’ipotetica classifica su quelle che sono state le peggiori auto di sempre, con il Gruppo Stellantis che è spesso menzionato.
Nel 2002 la Citroen, quando questo marchio non era nemmeno vagamente vicino a Stellantis che sarebbe nato circa 20 anni dopo, aveva deciso di progettare un particolare modello come la C3 Pluriel. Si tratta di una citycar che è rimasta sul mercato fino al 2010 e si presentava con una lunghezza da 393 cm, una larghezza da 170 cm e un’altezza da 156 cm, con il peso che è di 1158 kg.
Il motore che montava al proprio interno, nella versione basilare, era da 1360 di cilindrata e con erogazione massima di 73 cavalli. Si trattava di un modello decapottabile soft-top, ma la copertura non era delle migliori. Il tetto infatti, per poter scorrere indietro, aveva la necessità di vedersi togliere le barre, il che comportava un lavoro spesso estenuante e che portava gli automobilisti a rinunciare.
Il problema inoltre peggiorava nel momento in cui si doveva richiudere l’auto, con la pratica che era ancora più complicata. Inoltre la guida risultava complicata e anche gli interni erano molto spartani. La vettura però ebbe un buon successo in Italia, tanto che Stellantis la omaggiò per i suoi 20 anni, definendo quest’auto come “gioiosa e simpatica”, non certo gli stessi termini usati da AutoExpress.
Brutte notizie per le auto a gasolio, con queste vetture che non conviene più comprarle…
In Giappone non manca la volontà di dare vita a degli eccellenti SUV, con questo…
Porsche sta attraversando un momento difficile: sono ore importanti per il futuro dell'azienda, ecco che…
Sta per arrivare un SUV da sogno in Italia, con il suo prezzo che è…
Super incentivo: Nissan fa un regalo ai clienti, puoi avere oltre 10.000 euro di sconto…
Il mondo delle polizze auto nasconde un lato oscuro: oltre un milione e mezzo di…