Grande rivoluzione in atto in Europa, con l’elettrico che è nel caos e ora anche la politica entra a gamba tesa.
Non ci sono dubbi sul fatto che l‘Europa stia cercando di puntare quanto più possibile sull’elettrico, con il settore dell’automotive che è rivoluzionato rispetto al passato. Sempre più aziende hanno deciso di dare fiducia a queste vetture, ma spesso è più per necessità e imposizione delle istituzioni che per reali obiettivi di mercato.
Questo sta comportando un crollo del settore, tanto è vero che sempre più marchi stanno facendo retromarcia. Di fatto tutti quanti si sono rimangiati il loro passaggio nel breve periodo a una produzione totale o anche solo parziale di auto elettriche, dato che per prima cosa si deve cercare di far quadrare i conti.
Solo in questo modo sarà possibile per le grandi aziende cercare di ridurre quanto più possibile le spese e fare in modo che le auto elettriche possano migliorarsi e avere anche un prezzo vantaggioso. Le critiche verso una gestione folle da parte dell’UE ormai non sono più nascoste nemmeno dai CEO delle grandi aziende, con Luca De Meo che mette di fronte ai massimi esponenti della politica europea un chiaro fallimento.
Che l’Unione Europea sia obbligata a dover cambiare lo si vede dal fatto che in tutto il Continente si stanno facendo sempre più strada i partiti da sempre anti europeisti. Questo deve essere visto anche come la conseguenza di una serie di errori dell’UE, come ha sottolineato De Meo in occasione di un evento al Kilometro Rosso di Bergamo.
“La regolamentazione europea negli ultimi 20 anni ha fallito e ora si vuole trovare la pallottola d’argento per risolvere tutto con l’elettrico. Dobbiamo lasciare liberi gli ingegneri, perché è difficile che un regolatore sappia meglio di un ingegnere quale sia la soluzione migliore per ridurre le emissioni. Dobbiamo stimolare l’acquisto di vetture, ma la gente non ha soldi, quindi dobbiamo dare loro maggiore potere d’acquisto”.
Luca De Meo dunque non le manda di certo a dire e probabilmente era proprio quello che serviva per scuotere l’ambiente. Le grandi case stanno ormai apertamente criticando la gestione UE per quanto riguarda le regolamentazioni della produzione di auto. Ricordiamo come sia solo l’Europa a voler passare al 100% elettrico nel 2035, il che rischia di essere un autogol di proporzioni immense e serve evitare il tracollo fino a quando è possibile.
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