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Era la FIAT che doveva distruggere Mercedes, ma fu il fallimento di Marchionne: 500 milioni buttati

Pubblicato da
Francesco Domenighini

La Fiat negli anni ha puntato molto sulle citycar, ma questo modello voluto da Marchionne puntava a mettere in crisi anche Mercedes.

Non ci sono dubbi sul fatto che uno dei più grandi geni nel mondo dei motori sia stato Sergio Marchionne. Un uomo che ha dimostrato come fosse possibile anche che Fiat acquistasse Chrysler, il tutto quando pochi anni prima si era ritrovata in uno dei suoi momenti storici peggiori.

La nascita di FCA comportò un momento di splendore per il marchio torinese, con questi che tornò a essere uno dei più importanti a livello internazionale. La Fiat ebbe modo anche di tentare degli esperimenti che erano davvero molto ambiziosi e forse vedendo i risultati lo furono anche troppi.

Naturalmente la clientela della Fiat è ben diversa da chi invece va alla ricerca di modelli che sono legati alle case tedesche di Mercedes, Audi o BMW. Non sono nemmeno paragonabili i colossi in questione, ma Marchionne ci credeva moltissimo, peccato però che non arrivarono i risultati sperati per la Cronos.

Fiat Cronos: vendite mai del tutto convincenti

La Fiat non è un marchio che ha voluto limitarsi solo al mercato nazionale, ma ha sempre cercato di alzare il livello e puntando anche su altri mercati in fase di sviluppo. Lo si è visto per esempio con il Sudamerica, con questo Continente che ha offerto in vari casi diverse ghiotte occasioni, motivo per il quale si decise di dare alla luce la Cronos.

Fiat Cronos: vendite mai del tutto convincenti (Stellantis Press Media – derapate.allaguida.it)

Siamo di fronte in questo caso a un modello che si presenta con una lunghezza da 436 cm, una larghezza da 172 cm e un’altezza d 152 cm. La produzione sarebbe avvenuta a Cordoba, in Argentina, con il motore al proprio interno che era un quattro cilindri da 1300 di cilindrata che aveva modo di erogare un massimo di 101 cavalli.

Si alzò anche il livello puntando su di una versione che aveva modo di toccare i 1800 di cilindrata, con la sua produzione che invece avvenne nella sede brasiliana di Campo Largo. La Cronos però non ebbe modo di ottenere i risultati sperati sul mercato, nonostante si cercò anche di dare vita a una serie di grandi cambiamenti di vario genere, tra cui l’utilizzo dell’etanolo. Una vettura che avrebbe sicuramente meritato maggiore successo, ma che ha continuato negli anni a rimanere parte integrante della Fiat in terra sudamericana, senza mai pensare di portarla in Europa.

Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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