Il nuovo motore della Ferrari fa felici. Altro che elettrico, sta arrivando una novità incredibile.
Alcune Case specializzate in supercar e auto sportive hanno scelto di accettare la sfida dell’elettrico e di cominciare a produrre veicoli a zero emissioni, magari intervenendo sugli scarichi per rendere il motore più rumoroso in maniera fittizia, altre, invece, non hanno mai creduto in questa tecnologia e per ora si sono rifiutate di adeguarsi alle richieste della Commissione Europea e poi ci sono coloro che avrebbero voluto, ma ci hanno ripensato per la paura di crollare commercialmente.
Dopo un importante scetticismo iniziale anche la Ferrari ha deciso di lanciarsi nella produzione di EV ed infatti il primo modello sta per arrivare. Il prossimo ottobre dovrebbe finalmente essere svelata la sua prima auto a batteria, nel frattempo però, a Maranello non sono stati con le mani in mano ed hanno dato vita ad un progetto che dovrebbe portare nuova linfa ai vecchi propulsori endotermici. Dunque, transizione ecologica sì, ma con parsimonia e senza affossare il passato per la gran felicità di tutti.
Il brevetto è già stato depositato presso l’Ufficio Europeo lo scorso ottobre e riguarda un’unità motrice fornita di pistoni ovali, o meglio rettangolari con estremi smussati. vi starete chiedendo come mai e per ottenere quali benefici. A quanto pare tale geometria permette di ottimizzare lo spazio interno al blocco propulsore, con la sezione più lunga orientata verso la V interna.
In questa maniera si rende l’intero elemento più compatto e ciò gioca a favore di possibili modifiche come potrebbe essere l’inserimento di una componente ibrida. Non bastasse, tale configurazione migliora l’efficienza della combustione grazie ad una diversa forma e grandezza delle valvole. Da quanto si apprende si tratta di un due cilindri ed è la riposta al recente flop del V6 ibrido montato sulla Ferrari F80 e studiato in base alle informazioni provenienti dal WEC e dalla F1.
Non sappiamo per il momento quale potrà essere la sua collocazione. Potremmo infatti vederlo su autovetture nuove, ma pure su quelle già dotate di V12 collocato anteriormente come la 12Cilindri e la Purosangue, ad oggi prive di variante a doppia alimentazione. Un ultimo dettaglio non trascurabile riguarda le bielle, ora collegate tra loro e in grado di consentire movimenti più fluidi.
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