Formula 1, colpo di scena clamoroso: arriva la penalità che cambia la griglia, la decisione del Team sorprende tutti
Un mese pieno di attesa. La Formula 1 ha affrontato una maxi sosta con il circus che ora ritorna spostandosi ad Ovest, nel continente americano. A Singapore, nell’ultimo Gran Premio disputato lo scorso 22 settembre, è stato Norris a trionfare davanti ad un coriaceo Verstappen che ha limitato i danni il più possibile.
La Red Bull non è più la monoposto imbattibile di inizio stagione (e degli ultimi due anni) e addirittura non è nemmeno più performante. E così l’olandese sta provando in tutti i modi a gestire il vantaggio accumulato ad inizio torneo. La McLaren, infatti, è di gran lunga la più veloce in pista ed ha già operato il sorpasso al team anglo-austriaco nella classifica Costruttori.
Norris ha ora nel mirino proprio Verstappen e punta ad azzerare i 52 punti di distacco. Le sei gare al termine del mondiale – a cui vanno aggiunte tre Sprint – consentono ancora la grande impresa. Il back-to-back tra Austin, in Texas, Messico ed Interlagos in Brasile di sicuro regalerà maggiori indicazioni e certezze.
Sul Mondiale una discriminante da tenere bene in considerazione potrebbero essere le penalità derivanti dai cambi delle componenti delle monoposto. Come sappiamo, se si sfora il limite massimo stagionale, si incorre in una sanzione da scontare con l’arretramento sulla griglia di partenza.
E le prossime gare saranno deicsamente “stressanti” sia per quanto riguarda le power unit che per i cambi, tanto che alcune scuderie potrebbero perfino di decidere di scontare questa penalità ad Austin per non incorrere più avanti in problemi del genere.
In Azerbaigian sulla W15 di Lewis Hamilton è stata sostituita la power unit. Per il numero 44 è quinsi scattata la penalità resasi quasi necessaria considerato anche il motore rotto in Australia. Power unit sostituita anche per Ocon (ma non l’MGU-K) mentre sulla vettura di Zhou è stato montato il terzo pacco batterie ma anche la terza centralina.
Occhio, invece, a Norris in piena corsa per il Mondiale. Sulla McLaren dell’inglese è stato montato il quarto gruppo trasmissione ed è quindi a rischio penalità. Sainz, Gasly e Bottas hanno invece sostituito il cambio. Come detto, sono sei i Gran Premi al termine del Mondiale con tre gare Sprint che di certo aumentano la pressione sui propulsori.
Messico, Brasile e Qatar, peraltro, solleciteranno particolarmente le power unit delle monoposto, mentre servirà la massima potenza a Las Vegas: da qui la possibile decisione che alcuni team decidano di cambiare motore proprio per il Texas considerato come si tratti di un circuito in cui è possibile sorpassare e recuperare anche dal fondo della griglia.
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