Imprevisto che poteva costare carissimo quello occorso a Max Verstappen a Imola. Che brivido per il campione della Red Bull
La Formula 1 lascia l’Italia e si prepara subito per il prossimo appuntamento stagionale. L’ottavo Gran Premio dell’anno, il secondo in Europa, si correrà a Monte Carlo domenica 26 maggio. Grandissima attesa per uno dei weekend più belli della stagione, dal quale ci si aspetta sempre tantissimo spettacolo.
Ad Imola abbiamo assistito ad un Gran Premio entusiasmante nella parte finale con Lando Norris, secondo classifcato a circa sette secondi da Max Verstappen, ha iniziato ad incanalare una serie di giri molto veloci rimontando l’olandese che, in difficoltà, ha dovuto resistere per non farsi prendere dal talento della McLaren. Ad un giro dalla fine il britannico era a circa 5 decimi di distanza, troppo pochi per pensare di attaccare Verstappen che, quindi, è riuscito a portare a casa la vittoria con un brivido non previsto
Ma cosa è successo al campione olandese? Dopo un venerdì negativo nelle Libere, Max ha dominato le Qualifiche e anche il GP fino al citato calo finale dovuto, tuttavia, un motivo ben preciso. Ecco cosa hanno scoperto poi gli ingegneri Red Bull.
Al termine della gara, vinta dall’olandese sempre più leader del Mondiale, gli ingegneri Red Bull si sono messi subito al lavoro per capire il motivo che ha rallentato Verstappen.
Lo stesso pilota aveva segnalato un problema alle gomme sia nel team radio che in conferenza stampa, anomalia poi smentita dal direttore tecnico Pierre Wachè che ha parlato, invece, di un inconveniente sopraggiunto nella monoposto dell’olandese.
Al termine del GP, tuttavia, il direttore di Pirelli Motorsport Mario Isola, pare abbia confermato l’ipotesi di Verstappen. “Verstappen inizia a notare una perdita di aderenza e prova a compensarla, scivolando a generando un aumento della temperatura delle gomme, entrando di fatto in un circolo vizioso. Ma è comunque una supposizione“, ha dichiarato. Anche Christian Horner è dello stesso avviso: “Dal 40° giro in poi abbiamo visto la temperatura delle gomme crollare, prima avevamo tutto sotto controllo“, ha ammesso Il team principal Red Bull.
Un problema che non ha mutato l’esito finale del GP ma che dimostra nuovamente come la Red Bull sia più vulnerabile in alcune situazioni rispetto al passato. McLaren e Ferrari sembrano pronte all’assalto già da Monte Carlo, GP nel quale le qualifiche saranno ovviamente fondamentali.
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