Da parte di Valentino Rossi è arrivato un duro attacco ai danni della Ducati, con parole che fanno rumore. Ecco il suo parere.
La stagione di MotoGP targata 2024 è la terza che viene disputata da quando Valentino Rossi ha dato l’addio alla top class, ma c’è da dire che l’Italia è comunque rappresentata nel migliore dei modi. La Ducati e Pecco Bagnaia hanno dominato nell’ultimo biennio, con il rider torinese che ha tutte le carte in regola per piazzare il tris, anche se Jorge Martin venderà cara la pelle, ed ora può ancora vantare 3 punti di vantaggio in classifica iridata.
La Ducati può contare su una superiorità imbarazzante nei confronti della concorrenza, con la tappa di Silverstone, in cui Enea Bastianini ha vinto sia la Sprint Race del sabato che il GP domenicale, che ha ribadito lo status di padrona assoluta della Desmosedici GP24. Nel 2025, sulla Ducati ufficiale arriverà Marc Marquez, e Valentino Rossi non ha preso benissimo questa scelta, che ha già portato diverse critiche su Luigi Dall’Igna ed il suo staff. Andiamo a sentire ciò che ne pensa il pilota di Tavullia.
La carriera di Valentino Rossi è ormai incentrata sul mondo delle quattro ruote, essendo un pilota ufficiale BMW, con la quale gareggia nel FIA WEC e nel Fanatec GT World Challenge con il team WRT. Tuttavia, essendo proprietario del team VR46 è ancora molto presente nel mondo della MotoGP, ed ha detto la sua sul passaggio di Marc Marquez alla Ducati factory, mostrandosi a dir poco perplesso per la scelta fatta dai vertici della casa di Borgo Panigale.
Ecco le sue parole: “Se devo essere onesto, non ho ben capito quello che è successo, mi aspettavo che Jorge Martin approdasse nel team ufficiale, ed invece le cose sono andate in maniera diversa. Ho una mia personale opinione su Marc Marquez e non cambio di certo idea. A mio avviso, in ogni caso, Bagnaia è pronto, ha già vinto due titoli in MotoGP e si sta giocando anche il terzo“.
Valentino Rossi ha poi aggiunto: “Per come la vedo io, Pecco non ha bisogno di Marquez per dimostrare di essere il numero 1. Credo sia normale che Enea, Jorge e Marco si siano sentiti traditi dalla Ducati, perché avevano mostrato grande fedeltà al marchio, ed è assolutamente lecito il fatto che se ne siano andati“.
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