Non si nasconde, Lewis Hamilton. Il pluricampione di Formula 1, che correrà in Ferrari a partire dal 2025, si esprime chiaramente al termine del GP del Brasile.
Emozione a fior di pelle vedendo Lewis Hamilton correre in pista a Sao Paulo, guidando una leggendaria monoposto che fu di Ayrton Senna, idolo locale e internazionale dei motori. Il legame fra il britannico della Mercedes e il circuito brasiliano è molto forte, a tal punto che Hamilton ha spesso definito questa come la sua seconda casa. Tuttavia, in occasione della gara i riscontri non sono stati altrettanto entusiasmanti.
Il sette volte campione del mondo è stato in prima istanza eliminato in Q1 durante le qualifiche. Il contesto di pioggia scrosciante ha comportato per la maggior parte dei partecipanti dei problemi con più bandiere rosse. Di certo ciò non ha comunque mitigato la delusione di Lewis Hamilton. In gara, infatti, non è andata meglio. La sua Mercedes ha concluso al 10° posto, con l’unica soddisfazione di aver superato appena la Red Bull di Checo Perez, impegnato a sua volta nel tentativo di sorpassare Liam Lawson della Racing Bulls.
Il risultato di Interlagos, quando mancano tre gare alla fine della stagione di F1, in realtà è soltanto la fotografia di un 2024 nel quale la sintonia fra pilota e vettura non è mai stata trovata del tutto. Perciò Lewis Hamilton non si è nascosto davanti ai microfoni presenti e ha commentato la prestazioni della sua monoposto, comparandola con quella guidata nel 2022.
Intervenuto a ‘SKY UK’, il campione britannico ha affermato senza mezzi termini: “Siamo stati lenti e l’auto è molto molto complicata da guidare”. Lewis Hamilton ha comunque ringraziato coloro che all’interno del box hanno fatto le ore piccole pur di predisporre tutto alla perfezione, rispondendo all’emergenza di repentini cambi orari di qualifiche e gara a causa del maltempo. Ciò però non risparmia l’opinione generale sul presente in Mercedes: “È comunque vero che il team avrebbe potuto vincere il Gran Premio con almeno una delle due vetture, se si fosse comportata in modo migliore”.
Sulla sua monoposto Hamilton ha molto da ridere: “Sembrava di stare su una tavola di legno, senza sospensioni. Saltavamo sulle gomme in ogni curva. Era impossibile accelerare. È di sicuro l’auto con la peggiore guida mai avuta. Per fortuna non dovremmo avere altri circuiti con questi avvallamenti”. In conclusione, il pilota fa riferimento alla W13, altra monoposto che generà polemica, poiché la prima dell’epoca a effetto suolo, che gli creò nel 2022 più di qualche difficoltà: “Saltellava di più, ma sono certo che complessivamente fosse una vettura migliore dell’attuale”.
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