La storica azienda passa di mano: apparteneva ad una delle famiglie storiche dell’imprenditoria italiana. E’ la fine di un’era.
L’industria italiana non sta vivendo un periodo semplice. Le grandi difficoltà economiche e l’avvento dei grandi colossi internazionali hanno profondamente cambiato il panorama imprenditoriale del nostro paese. Da un lato, certamente, un mercato ampio e globale apre a molte opportunità, dall’altro però ha portato molte eccellenze italiane a “passare di mano” e a perdere, almeno dal punto di vista della proprietà, quelle radici e quell’identità che per lungo tempo erano state il loro punto di forza. Per questo, ogni volta che arriva la notizia di un “passaggio di mano” di una storica azienda del nostro paese è sempre sicuramente un momento di riflessione sul momento della nostra industria.
Soprattutto se, come in questo caso, a passare di mano è un’azienda che è stata per lunghissimo tempo in mano sempre allo stesso proprietario, una delle famiglie più importanti del nostro paese, e che ha segnato profondamente la storia della nostra imprenditoria.
La Saras per lungo tempo è stata un tutt’uno con la famiglia Moratti. Fondata nel 1962 dal Angelo Moratti, l’azienda è rimasta per decenni in mano agli eredi, continuando la tradizione. Sino a qualche tempo fa, quando è stata ceduta agli olandesi della Vitol. La cessione è stata certamente un duro colpo per il nostro paese, ma ha comunque portato ingenti guadagni alla famiglia Moratti.
Secondo quanto riportato dal noto portale Calcioefinanza, la Massimo Moratto Sapa, la cassaforte dell’ex patron dell’Inter Massimo Moratti, figlio ed erede di Angelo, avrebbe chiuso il bilancio al 30 Giugno 2024 con un utile da 282,2 milioni di euro, frutto proprio della cessione della Saras. Basti pensare che lo scorso anno era stato di “appena” 35 milioni, è evidente dunque l’impatto dell’operazione di vendita della società. Moratti possedeva il 20,01% delle azioni della Saras, che dalla loro cessione hanno generato una plusvalenza di ben 264,5 milioni.
Saras adesso si appresta ad iniziare una nuova era, non senza però aver salutato la famiglia Moratti: i dipendenti hanno tenuto pubblicamente a ringraziare la famiglia Moratti per gli anni trascorsi insieme. Un segno di quanto di buono lasciato dalla famiglia nella loro lunga gestione. Un altro pezzo dell’Italia che è stata se ne va, non senza qualche rimpianto e dispiacere per la nostra industria, ma si apre un nuovo capitolo per la grande azienda italiana.
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