Novità importanti nel mondo dei motori, con un cambiamento epocale che stravolge i carburanti.
Negli ultimi anni si sta cercando sempre di più di imporsi nella realizzazione di un progetto che possa rivelarsi concretamente attento alla mobilità ecologica. Questo deve essere il piano del futuro e soprattutto si deve fare in modo tale che i cittadini possano sentirsi sicuri attorno a queste innovazioni.
L’elettrico infatti è ancora ben lontano dal poter diventare una soluzione su scala mondiale, ma si stanno compiendo dei grossi passi in avanti. Le aziende però non vorrebbero doversi limitare unicamente a una tipologia di motorizzazione, motivo per il quale si sta andando sempre di più verso una soluzione alternativa.
Tra le opzioni che stanno convincendo sempre di più i cittadini vi è per esempio l’opzione legata ai carburanti sintetici. Questi risultano essere prestazionali, come se si usasse benzina o gasolio classici, ma allo stesso tempo anche in grado di abbattere le emissioni di CO2 e ora arriva una novità in questo settore che farà davvero molto piacere.
Sembra davvero incredibile, ma a quanto pare ci sono davvero tantissimi modi per poter dare vita a un carburante che funzioni perfettamente e lo si vede anche da come basti semplicemente affidarsi agli scarti della fusione nucleare. Questo è ciò che hanno evidenziato gli scienziati della Los Alamos National Laboratory, negli USA.
Infatti si è riuscito a teorizzare un piano che permette di trasformare quelle che sono le scorie nucleari da smaltire, in un combustibile per è utilizzato per esperimenti di fusione. In questo modo si ha la possibilità di poter affrontare da vicino quello che è uno dei principali problemi, ovvero la scarsità di trizio. A capo del progetto vi è il fisico Terence Tarnowsky, con questi che vuole fare in modo che si possa produrre questo isotopo semplicemente grazie a un acceleratore a sali fusi.
Dunque si è fato il via a un sistema nel quale vi sia un acceleratore di particelle che ha modo di colpire i vari sali di litio fusi, il che permette di generare dei neutroni che vanno a innescare delle reazioni che portano alla produzione di trizio. Un progetto che dunque risulta essere altamente ambizioso e, se portato a compimento, il mix perfetto tra qualità e attenzione all’ambiente, ciò che serve in questo momento.
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