Costretto a chiudere il suo stabilimento più importante. Grande preoccupazione per il colosso giapponese.
E pensare che qualche mese fa si parlava di una sua possibile unione con un altro gigante dell’automotive per contrastare così la cavalcata cinese, ma dopo aver rifiutato all’ultimo minuto l’accordo con il concorrente per paura di diventarne una semplice controllata, il colosso giapponese è sprofondato in una crisi molto grave che l’ha portato a prendere una decisione estrema. Quella di chiudere uno dei suoi stabilimenti principali in America.
Malgrado la fama delle sue vetture in termini di robustezza, modernità e sicurezza, il produttore nipponico ha chiuso i primi tre mesi del 2025 con una perdita netta di 4,5 miliardi dollari. Un crollo verticale che ha portato finora al fermo di sette impianti produttori, passati da 17 a 10 e il licenziamento di oltre 20mila persone. A fronte di una situazione che non sembra migliorare, ha dunque dapprima richiesto ai fornitori europei di poter posticipare i pagamenti e poi imponendo un nuovo stop.
L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi ed è una conferma straziante. Entro marzo 2026 la fabbrica dedicata all’assemblaggio che Nissan ad oggi possiede a Civac, in Messico, verrà smantellata. Un vero colpo al cuore per i lavoratori locali e non solo, visto che si tratta del primissimo distaccamento aperto dal brand del Sol Levante all’estero nel lontano 1966. Una chiusura dolorosa quanto necessaria per sopravvivere.
Finora nella struttura messicana sono stati realizzati il pick-up Frontier, noto come NP300, la berlina compatta V-Drive e la N18 Versa venduta negli States. A portare la Casa di Yokohama a questa scelta, il calo delle commesse e le linee ormai datate. Questa chiusura si inserisce nel piano di estensione globale denominato “Re:Nissan” che punta alla netta riduzione delle spese per far fronte al calo delle immatricolazioni e degli utili. Come riportato da Automotive News uguale sorte toccherà agli impianti di Argentina e India.
E non verrà risparmiato neppure il Giappone. Da quanto sappiamo cesseranno le attività anche le basi Oppama e Shatai’s Shonan, entrambe situate a Kanagawa, nei pressi di Tokyo. Tornando brevemente al Messico, le preoccupazioni non sono finite qui dato che l’incertezza regna sovrana anche ad Aguascalientes. L’impianto era nato per dare forma ad una joint venture con Mercedes per produrre la Infiniti QX50 e la QX55, oltre alla Mercedes GLB.
La Renault cambia volto a una delle sue auto storiche, con il motore che non…
Un coupé Audi, design di Frua e motore centrale: dettagli e misteri di un’auto che…
Il colosso americano: richiamo urgente per un problema alle batterie, adesso si corre ai ripari…
La Ducati è il marchio più richiesto e amato del momento e ora arriva una…
Le auto a GPL sono ancora molto richieste, con un'offerta da sogno che dura ancora…
La Tesla potrebbe giungere in Italia, con la nascita della Gigafactory che sarebbe senza dubbio…