La mobilità in Italia ha subito dei grossi cambiamenti in questi anni, ma ora c’è un sistema che fa dire addio agli stop.
Da diversi anni a questa parte non ci sono dubbi sul fatto che la situazione per gli automobilisti sia diventata ormai sempre più complessa. Spostarsi con l’auto privata è diventata una chimera per la maggior parte delle persone, con i mezzi pubblici che non sono però impeccabili in tutta Italia.
Per questo motivo si deve fare in modo che ci siano delle soluzioni, magari anche temporanee, per poter evitare i continui blocchi e limitazioni della viabilità. Ora si sta andando nella direzione del divieto delle auto Euro5 a gasolio, con questo che però va a intralciare la quotidianità di gran parte dei cittadini.
Sono tantissime le persone che posseggono questa tipologia di auto e non tutti sono nelle condizioni di poterla cambiare. Dunque diventa necessario trovare una soluzione che possa aiutare l’ambiente e allo stesso tempo evitare tutte queste sanzioni, con le Regioni del Nord Italia che hanno trovato una curiosa soluzione.
Nonostante molti non ne siano convinti, in realtà nelle varie sedi delle istituzioni ci si pone il problema di come possano i cittadini cambiare la propria auto. Per questo motivo si è deciso di dare vita al sistema Move-In, con questi che è un mezzo che permette così al cittadino di poter avere dei chilometri da poter sfruttare con il proprio veicolo ormai di vecchia data.
Questo è un ottimo compromesso, in quanto viene incontro alle richieste dei cittadini che non possono cambiare auto e allo stesso modo fa sì che ci possa limitare l’uso di auto inquinanti in strada. Il servizio in questione è attivo in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con l’attivazione che avverrà con registrazione sul sito della Regione di appartenenza con il profilo personale tramite lo Spid, il CNS o il CIE.
Move-In è l’anagramma di Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti, e di recente il tutto è stato ampliato anche per poter entrare in Area B a Milano. Il chilometraggio massimo non è standard per tutte le vetture, ma è calcolato in base a diversi parametri, partendo per esempio dalla tipologia di auto e dalla sua classe ambientale. Dunque chi ha delle auto vecchie e ha paura dei blocchi, ha modo di avere un po’ di speranza.
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