La scuderia McLaren è finita nell’occhio del ciclone dopo l’annuncio della FIA. Un’irregolarità ha fatto discutere pubblico e commissari. Alla fine, la decisione è arrivata.
Il mondiale di Formula Uno 2024 prosegue con il duello a tre per la classifica piloti tra le migliori scuderie in lizza – almeno stando ai risultati ottenuti finora – che continua spietato: al primo posto, in accordo con i pronostici, troviamo ancora RedBull con un Max Verstappen in forma come non mai che ha totalizzato sette vittorie. Al secondo posto abbiamo Lando Norris che con due vittorie ha rimesso McLaren sul podio dopo il sesto posto dello scorso anno e al terzo Charles Leclerc, ancora in cerca della terza vittoria per tentare una scalata al primo posto.
Molto più sorprendente però è la situazione in Classifica Costruttori. McLaren ha infatti superato RedBull e le sta sopra per una ventina di punti: l’ultima vittoria a Baku dell’australiano Oscar Piastri ha consentito al team inglese di consolidare la posizione in questa importante stagione che potrebbe segnare un sorprendente – e sospirato – trionfo contro gli ostici rivali del team austriaco. Sembrava andare tutto per il meglio, prima di una doccia gelata.
Come spesso accade durante una stagione di Formula Uno infatti, il team McLaren è stato contattato dalla FIA che ha deciso di ispezionare le monoposto con la livrea arancione per assicurarsi che le innovazioni che il team di Woking ha messo in campo – che stanno portando grandi risultati alla scuderia britannica – non le diano un vantaggio eccessivo sulle concorrenti. Regolamento alla mano, la FIA ha decretato proprio ciò che tutti temevano.
In pista a Baku abbiamo visto sulle MCL 38 di Norris e Piastri una particolare modifica all’ala posteriore, dotata di quello che sembra un piccolo Drag Reduction System o Mini DRS, un componente flessibile che come spiegato dagli esperti riduce la deportanza della vettura, diminuendo in poche parole la resistenza all’aria della monoposto in una gara dove anche i decimi di secondo fanno la differenza. Molti team tra cui RedBull che è la rivale di McLaren per eccellenza si sono detti irritati da questa scelta tecnica ed hanno chiesto alla FIA di intervenire. La decisione è arrivata in queste ore.
Il funzionamento dell’ala che si deflette con lo spostamento d’aria si può osservare in questo video: pur essendo collocata in una “zona grigia” del regolamento, la decisione di montare questo tipo di ala posteriore ha portato al bando della FIA che richiede modifiche sulle vetture per i prossimi impegni sportivi. Un portavoce di McLaren invece smentisce che la decisione sia arrivata in primis dalla FIA, comunicando che il team stesso: “Si è offerto di modificare le monoposto per le prossime gare”.
Per Oscar Piastri ed il team di Woking però in questa situazione c’è un’ottima notizia: il bando di questo Mini DSR non è retroattivo, il che significa che la vittoria ottenuta a Baku non verrà riassegnata a Leclerc, arrivato sul secondo gradino del podio. Il team inglese insomma, pur dovendo mettere di nuovo mano alla monoposto che in Azerbaijan era stata la più veloce in rettilineo – con 320 chilometri orari registrati dagli strumenti di pista – può ancora sperare, forte di un piccolo vantaggio su RedBull nella classifica costruttori.
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