La Fiat che ha rivoluzionato la storia dell’auto con il carburante super economico che ha cambiato le regole del gioco.
L’innovazione vera spesso si nasconde dove meno te l’aspetti. E capita che non arrivi da una supercar o da una berlina di lusso, ma da una compatta pensata per affrontare le strade polverose del Brasile. La Fiat 147, derivata dalla 127, non era solo una variante regionale: è stata la prima vettura al mondo a viaggiare con un carburante che tutti abbiamo in casa, l’alcol.
Una soluzione che oggi sembra quasi banale, ma che quarant’anni fa era una piccola rivoluzione. Eppure, in Italia, pochi la conoscono davvero: la sua storia è fatta di versioni, adattamenti e nomi diversi, ma il cuore resta uno: la capacità di anticipare i tempi, puntando su una tecnologia che avrebbe ispirato il futuro dei motori Flex.
Quando la crisi del petrolio mise in ginocchio i distributori, in Brasile si scelse una coraggiosa strada alternativa. La Fiat 147, prodotta nello stabilimento di Betim dal 1976, decise di rispondere con una soluzione concreta: un motore capace di funzionare ad alcol.
Non si trattava di una semplice curiosità tecnica, ma di una risposta pratica a un problema reale: il consumo era superiore rispetto alla benzina, ma il costo dell’alcol, drasticamente più basso, rendeva la scelta vantaggiosa per milioni di automobilisti. Questa intuizione segnò l’inizio di una nuova era, ponendo le basi per quei motori Flex che oggi sono la norma in Sud America.
Nel tempo, la 147 ha visto nascere molte versioni, sia in Brasile che in Argentina. Modelli come Spazio, Brio, Vivace e Sorpasso hanno popolato le strade, ognuno con la sua personalità. La GLS, in particolare, rappresentava il top di gamma, mentre la carrozzeria Panorama offriva una praticità sconosciuta alle rivali dell’epoca.
Curioso notare come il nome “Fiat 147” sia apparso raramente nei listini italiani: qui, la vettura è arrivata “mascherata” da 127 Rustica, Panorama o Unificata, a dimostrazione di una strategia commerciale tutta particolare, che si potrebbe definire “glocal”: globale con attenzione al mercato locale.
La 147 non era solo un’utilitaria perché la stessa base tecnica diede vita anche alla 127 Diesel e al Fiorino, modelli che hanno segnato un’epoca per robustezza e versatilità, e persino a una berlina tre volumi, la Fiat Oggi, nata dal pianale allungato della 147 Panorama. Una vettura particolarissima, che si distingueva per un bagagliaio tra i più capienti della categoria.
La produzione della 147 è proseguita senza sosta: oltre 700.000 esemplari assemblati in Brasile tra il 1977 e il 1986, più di 230.000 in Argentina fino al 1996. Un successo che non si è spento nemmeno con l’arrivo della Uno, pronta a raccogliere il testimone dell’innovazione.
L’auto che andava ad alcol non era solo una risposta a una crisi, ma il simbolo di una Fiat capace di reinventarsi, puntando su soluzioni concrete e accessibili. Una lezione di ingegno che, ancora adesso, merita di essere ricordata.
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