Qualità top e prezzo inferiore. Sta per sbarcare sul mercato la Model Y cinese. In Tesla c’è preoccupazione.
Mentre il suo patron Elon Musk sta vivendo un periodo di grande popolarità per merito dell’impegno in politica al fianco del neo eletto presidente degli USA Donald Trump e dell’interesse sempre più pressante nei confronti di quanto accade all’interno dei governi europei, in special modo di Italia, dove vorrebbe estendere la presenza dei suoi satelliti Starlink, e Germania, la Tesla qualche grattacapo continua ad averlo.
Un calo di 1,1 milioni di immatricolazioni come non accadeva da 13 anni a questa parte ha dato vita al primo vero passo falso dell’antesignana delle aziende specializzate nella produzione di auto elettriche. Tutta colpa della concorrenza cinese diventata sempre più pressante, tra i colossi come Byd, start-up e compagnie di telecomunicazioni. In questo senso a far paura è anche l’ultima arrivata. Un modello che ricalca la Model Y, ma che comporta una spesa nettamente più bassa.
Per vederla sulle nostre strade, probabilmente, dovremo attendere gli ultimi mesi dell’anno, ma l’attesa è già grande. A plasmare il bolide a zero emissioni che andrà a sfidare direttamente il costruttore di Austin è stata la Xpeng, certamente uno dei brand più in crescita tra quelli del del Dragone. Dopo la presentazione della G6 e della P7+, è dunque giunto il turno della G7. Rispetto alle sorelle maggiori qui si sale di un gradino per performance e qualità complessiva, ma non solo.
Anche le sue dimensioni sono superiori, tanto da baciare quelle della rivale, con una stima che si aggira tra i 4,8 e i 4,82 metri. In sintesi, parliamo di un veicolo di stazza, dal carattere moderno e in grado di distinguersi. Lo stesso vice-presidente Yu Tao lo ha definito come il SUV più competitivo dell’anno per quanto riguarda la fascia di prezzo medio bassa. A proposito di cifre in patria, è venduto a 250mila yuan, ovvero più o meno 33mila euro, mentre la Model Y è stata messa a listino a qualche yuan in più, 263.500 per la precisione.
Ciò fa sì che la vettura locale sia, anche se di un niente, più contenuta nel prezzo. Un dettaglio cruciale che potrebbe avvantaggiarlo nel Vecchio Continente dove si è meno inclini a spendere. Quale sarà invece l’autonomia resta un mistero.
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