Il sogno dell’auto volante finalmente si realizza grazie alla genialità di un appassionato che entrerà nella storia
Un pulmino Volkswagen con le pale da elicottero; sembra uno scherzo, invece esiste davvero, almeno come oggetto da vedere, toccare e fotografare; non aspettatevi di vederlo decollare sopra le vostre teste, però, perché il Frankencopter – così si chiama – non volerà mai, e in fondo va bene così.
L’idea di un Volkswagen T1 che si trasforma in elicottero non l’ha avuta una casa automobilistica, né un ingegnere aeronautico; tutto nasce dalla fantasia di Chuck Jurgen Teschke, artista canadese che con i veicoli ci sa fare, soprattutto quando si tratta di mescolare pezzi diversi e creare qualcosa che non si era mai visto.
il Frankencopter nasce proprio così, dalla voglia di unire la carrozzeria iconica del Bulli – il furgone Volkswagen che tutti conoscono – con la struttura di un elicottero Airbus, ottenendo un oggetto che sembra pronto a sfidare la gravità, anche se in realtà non si muoverà mai dal prato dove è stato posato.
Teschke ha scelto di non costruire un vero mezzo di trasporto, ma una scultura meccanica; il Frankencopter è pensato come installazione artistica, da mettere in bella mostra su un campo da golf, dove può attirare sguardi e sorrisi; sulle sue pagine social si trovano altri esperimenti simili, sempre con quell’aria da Frankenstein che ormai è il suo marchio di fabbrica; questa volta, però, la sfida era più grossa: fondere un minibus Volkswagen e un elicottero Airbus non è cosa da tutti i giorni, e il risultato lo dimostra.
Il parabrezza e i fendinebbia del T1 sono rimasti, così come la linea generale della carrozzeria; le modifiche si vedono subito: il tetto ora ha pannelli in vetro, compaiono finestre anche nella parte bassa per migliorare la visibilità, i fari sono stati eliminati in favore di superfici più pulite e aerodinamiche; la carrozzeria è stata allargata, effetto widebody, e le portiere, rifatte su misura, riprendono fedelmente il disegno originale; all’interno, invece, il vuoto: niente motore, nessuna strumentazione da volo, solo spazio, luce e un po’ di ironia.
Il Frankencopter non volerà mai, e non ci prova nemmeno; non serve un motore, non servono comandi, basta l’idea; già così, fermo, riesce a farsi notare più di tanti altri veicoli veri; il sogno di superare il traffico dall’alto, almeno per ora, resta una fantasia, ma vedere un Bulli con le pale da elicottero fa sorridere e forse anche riflettere su quanto sia bello, ogni tanto, lasciarsi andare a un po’ di immaginazione; in fondo, non tutte le auto devono per forza muoversi per farci viaggiare.
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