In Europa le auto sportive sono ormai sempre più ai margini, stanno scomparendo. E’ la fine di un’era.
C’era una volta l’auto sportiva, sogno di ogni appassionato di motori. Dinamica, veloce, nel suo dna rombo di motore e adrenalina: impossibile resisterle. Nonostante questo, questi modelli sono diventati sempre più rari nei listini delle aziende. Eppure, all’estero questi modelli continuano comunque ad avere il loro spazio, a differenza di quanto avviene nel continente europeo.
Come fa notare il portale Motor1, negli ultimi mesi sono stat diverse le auto sportive che hanno lasciato il mercato europeo, ultima in ordine di tempo la Honda Civic Type R, che è però la coda di una lunga lista eccellente. Da Porsche a Volkswagen, sino a Hyundai: moltissimi stanno ritirando le proprie sportive dal mercato europeo.
Solitamente il ritiro avviene quando il modello non riscuote troppo successo sul mercato, ma le sportive nonostante il mercato vada chiaramente in un’altra direzione continuano comunque ad avere una grande schiera di estimatori e ad essere sempre amatissime dagli appassionati. Per quale motivo, quindi, stanno via via sparendo dai listini delle case automobilistiche sul continente europeo?
La parola chiave è normative. L’Unione Europea, come noto, negli ultimi anni ha irrigidito molto i parametri in cui i produttori di automobili devono rientrare. Ci sono, prima di tutto, le ormai arcinote politiche sul fronte della sostenibilità ambientale e le tanto discusse direttive sul fronte delle emissioni. Per auto che, come quelle di cui si parla in questo articolo, fanno del rombo di motore e delle prestazioni il loro punto si forza non è certo semplice riuscire a coinciliare questo con le politiche green. Per questo molte aziende hanno deciso di ritirare il modello dal mercato rendendosi conto di non riuscire a rispettare le nuove linee guida.
Ci sono poi le nuove leggi sul fronte della sicurezza, da quella “cyber”, con sistemi di sicurezza sempre più sofisticati per evitare possibili intrusioni esterne nei software dell’auto, a quella “di strada”, con l’obbligo di integrare gli ADAS nei nuovi veicoli. In questo caso, il problema delle aziende è più che altro di tipo economico. Aggiornare il modello per farlo rientrare nelle nuove regole avrebbe avuto un costo importante per le aziende, che hanno reputato dunque che il gioco non valesse la candela. Sono diverse, insomma, le ragioni che hanno portato le automobili sportive ad essere via via sempre più rare.
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